Biogas da “fieni” reidratati coltivati in terreni marginali

biogas
Produzione di biomasse per la biodigestione. I risultati del progetto “Agroenergy” finanziato con il Psr Umbria 2007-2013

Attualmente le due fonti di biomassa principali sono monocolture cresciute su terreni fertili e con sostenuti input energetici e residui vegetali (paglia, etc.). Esiste però un crescente interesse per l’uso di specie vegetali rustiche a bassi input che possano crescere su terreni poveri, marginali, degradati. Diversi studi internazionali hanno dimostrato che esiste un potenziale produttivo interessante per la produzione di bioenergie e nel sequestro del carbonio con l’utilizzo di specie vegetali diverse e a basso input (Tilman et al, 2006, 2009). Inoltre l’installazione di sistemi per la produzione di energia rinnovabile può avere anche benefici socio-economici; il ripristino di terreni abbandonati o contaminati coltivati in maniera sostenibile può migliorare lo stato delle comunità rurali fornendo opportunità lavorative, favorendo la permanenza delle comunità a presidio del territorio riducendo così i problemi ambientali legati al dissesto idrogeologico, alla conservazione del paesaggio, alla perdita di biodiversità. In particolar modo è stato provato che le specie perenni da prato-pascolo costituiscono una valida alternativa a quelle correntemente usate (mais etc.) avendo ridotti fabbisogni di fertilizzanti e antiparassitari e irrigui, essendo poliannuali e quindi capaci di fornire protezione dall’erosione e habitat alla fauna selvatica.

La regione Umbria ha finanziato il progetto “Agroenergy” (Psr Umbria 2007-2013 - Asse 1 – Misura 1.2.4. – “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e forestale”) della durata di 24 mesi, che si è proposto di valutare alcuni aspetti innovativi relativi alla produzione di biogas in Umbria come supporto all’implementazione di una filiera agricola sostenibile di stimolo alla creazione di nuove fonti di reddito per le aziende agrarie. L’obiettivo era la valutazione di specie vegetali adatte a terreni “marginali” come matrici in ingresso ad un impianto per la produzione di biogas e la riduzione dei costi di trasporto delle biomasse utilizzando matrici “fieno” opportunamente reidratate.

Il progetto ha visto coinvolti diversi partners regionali e nazionali, associazioni, enti di ricerca e una serie di aziende agricole locali.

Le prove di laboratorio

Il progetto si è focalizzato sul processo di digestione anaerobica (DA) e le colture oggetto di sperimentazione sono state: erba medica, prato polifita, sorgo da biomassa, sorgo da foraggio, facelia, sulla (foto 1).

Inoltre, in un’ottica di riduzione dei costi associati alle biomasse energetiche, è stata realizzata la fienagione di alcune colture (sorgo da biomassa e facelia) comunemente raccolte con altri procedimenti.

 

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Biogas da “fieni” reidratati coltivati in terreni marginali - Ultima modifica: 2015-09-05T10:27:40+02:00 da Sandra Osti

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