Per avere successo nella coltivazione in vaso occorre conoscere le esigenze delle piante che vengono coltivate, utilizzare un substrato adeguato e valutare bene le caratteristiche del contenitore.
Esistono relazioni determinanti tra l’ambiente esterno, quello in cui la pianta viene inserita (luce, temperatura, acqua, sostanze nutritive) e interno, quello del substrato che contiene l’apparato radicale.
Una ciotola di gerani collocata in pieno sole e magari nel lato sud della casa, in estate, nei periodi più caldi, richiede irrigazioni anche due volte al giorno.
Altri elementi, poi, giocano un ruolo fondamentale nella coltivazione in vaso, come il substrato utilizzato e il tipo di contenitore.
Per quel che riguarda i contenitori, oggi il mercato ne mette a disposizione un’infinità, ottenuti con materiali diversi e nelle forme più varie. Qualsiasi sia il contenitore adottato è indispensabile adeguare gli interventi colturali e in particolare l’irrigazione, affinché il risultato sia comunque ottimale. Per quel che riguarda i contenitori in terracotta o in plastica non vanno dimenticate le loro peculiari caratteristiche riconducibili al fatto che la terracotta è porosa, mentre la plastica è impermeabile.
Ne consegue che le irrigazioni devono essere più frequenti nel primo caso e occorre avere una differente attenzione nei confronti delle piante coltivate all’aperto nei periodi più caldi e freddi. Infine non va dimenticato il diverso uso dei due tipi di materiali: i vasi di terracotta sono più pesanti e quindi vanno benissimo, ad esempio, se si vuole la garanzia di maggiore stabilità. Se invece il problema è quello di arredare una terrazza collocata su una struttura con ridotta portata, allora la scelta della plastica consente soluzioni altrimenti impensabili. In quest’ultimo caso plastica può non voler dire soltanto i contenitori, ma anche guaine specifiche che, abbinate ad altri elementi e a una scelta intelligente del substrato e delle piante, permettono soluzioni efficaci sotto diversi punti di vista (verde pensile).
Accanto a plastica e terracotta il mercato propone tanti altri materiali con i quali vengono realizzati contenitori da utilizzare all’interno o all’esterno, in casa, o sul terrazzo o nel giardino: pietra, graniglia, legno, ceramica, ecc.; per tutti valgono comunque le stesse considerazioni di interazione tra tipologia di materiale, substrato, pianta e ambiente esterno.
L’estetica
I vasi in una casa sono elementi di arredo e componenti funzionali allo stesso tempo. La scelta della forma, dei materiali e dei disegni deve perciò essere fatta con cura, cercando sempre di coniugare l’aspetto estetico con le necessità tipiche della specie coltivata.
Sia esso in terracotta, plastica o metallo, il vaso deve sempre garantire un perfetto drenaggio e deve perciò essere dotato di uno o più fori sul fondo. Si può utilizzare sostanzialmente qualsiasi tipo di contenitore purché venga forato e si consenta all’acqua in eccesso di defluire in un sottovaso di raccolta.
Le dimensioni del vaso sono da calcolare in base alle esigenze della pianta che deve accogliere. Una pianta grassa, la cui crescita è normalmente lenta, può vivere per molti anni in un vaso di piccole dimensioni.
Un rampicante, la cui crescita è generalmente rapida, necessita invece di un vaso più grande che possa soddisfare alle crescenti esigenze nutritive delle sue radici.
Cercare di anticipare la crescita di una pianta fornendole un vaso più grande delle sue reali esigenze è controproducente, perché la pianta userà tutte le sue energie per far crescere le radici anziché le foglie e i fiori. La scelta delle dimensioni va dunque valutata caso per caso e anno dopo anno, secondo le esigenze e le dimensioni della pianta.
Il mercato
Il mercato ci racconta che il settore vasi non sente particolarmente la crisi e presenta una situazione di quasi stabilità per quanto riguarda la terracotta, una modesta crescita per i vasi in plastica a iniezione e una crescita più forte per i vasi in plastica rotazionali.
A seconda che si tratti di plastica, terracotta o rotazionale, concorrono diversi fattori nel determinare il successo del prodotto. Nel caso specifico del vaso realizzato con tecnica rotazionale, i produttori hanno maggiore libertà e possono puntare sul design, con un occhio di riguardo alle tendenze più in voga. In tal modo il vaso passa da semplice contenitore a complemento d’arredo.
Per questo le aziende specializzate in vasi d’arredamento si rivolgono a designer, soprattutto esteri, e commissionano loro uno studio approfondito sullo stile di vita di chi acquista vasi e sul significato del complemento d’arredo.
Arredamento
In Italia il settore vasi si presenta in maniera rinnovata e con un’offerta diversificata che trova la sua collocazione non solo nei tradizionali garden center o nelle rivendite agrarie, ma anche nei negozi esclusivi, che si rivolgono ad una clientela con elevata capacità di spesa.
Così accanto a vasi e contenitori nei classici materiali di plastica e terracotta, offerti dai garden center, e scelti essenzialmente per le loro doti di praticità pensando alla pianta e alla sua coltivazione, si incontrano sempre più vasi innovativi e realizzati con tecnologie d’avanguardia. In questi prodotti il benessere della pianta è associato alla cura del particolare.
La tendenza degli ultimi anni è quella di utilizzare vasi di grandi dimensioni (in particolare per ambienti pubblici), vasi importanti che regalano un tocco di verde agli ambienti grigi delle città. L’avvicinamento dei vasi alle regole della moda e del design si vede, prima di tutto, dalle forme e dai colori utilizzati: gli ormai classici nero e bianco, espressione di eleganza e essenzialità, sono affiancati da rosso, verde, l’arancio, color antracite e le tonalità del lilla. Le forme sono sempre più diversificate e pensate per creare associazioni di elementi capaci di formare gruppi d’arredo.