Nell'inerbimento
artificiale la scelta delle specie erbacee è un aspetto molto importante perché
è in grado di condizionare largamente il successo dell'impianto. Per gli
inerbimenti tecnici, siano scarpate, aree archeologiche, rotonde stradali, ma
anche l'interfila di vigneti e frutteti, le specie utilizzate devono avere
alcune caratteristiche peculiari:
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capacità di
insediamento, intesa come la velocità
di sviluppo iniziale, tale da garantire in un tempo limitato la copertura del
terreno
-
colore, le diverse tonalità di verde devono adattarsi alla
funzione e finalità del cotico erboso
-
tolleranza all'usura, intesa come resistenza della pianta agli
stress meccanici conseguenti all'usura, come sfregamento, compressione, lacerazione.
Queste resistenze diventano fondamentali nella stagione fredda quando la
crescita è limitata o assente
-
persistenza, cioè la capacità della varietà insediata di offrire
nel tempo una copertura che garantisca le finalità per le quali il tappeto
erboso è stato impiantato.
Migliori performance con nuove varietà
La
scelta delle essenze è comunque uno degli aspetti di maggiore importanza nel
progetto di inerbimento. Spesso questa scelta è condizionata dalla limitata
offerta di semente di specie idonee da parte delle ditte sementiere. Infatti la
semente per gli inerbimenti era in passato, e in parte ancora oggi, costituita
da miscugli di varietà selezionate per altri scopi (colture foraggere e tappeti
erbosi). Queste varietà non garantiscono buone performance per la difficoltà di
insediamento e per la ridotta durata. La sperimentazione ha fornito negli
ultimi 10 anni le risposte al problema della scelta di specie e varietà per
l'inerbimento tecnico nelle diverse condizioni ambientali, e solo recentemente
le aziende sementiere hanno ampliato la loro offerta.
(L'interesse
si è concentrato soprattutto sulle graminacee perenni a taglia bassa e sulle
leguminose annuali autoriseminanti).
Graminacee e leguminose
Le
graminacee microterme utilizzate per costituire i tappeti erbosi sono
importanti costituenti dei prati naturali. Nel tempo però il lavoro di
miglioramento genetico da parte dei breeders ha messo in evidenza e fissato, in
alcune varietà, alcune caratteristiche particolari che riguardano il
comportamento nella fase vegetativa. Da qui si sono individuate varietà con caratteristiche specifiche per i tappeti
erbosi classici o altre per inerbimenti tecnici..
Tra
le graminacee, le specie più utilizzate per inerbimenti tecnici sono quelle a
taglia bassa:
Festuca
arundinacea , Festuche “a foglie fini”,
come Festuca rubra commutata, rubra rubra e rubra trichophylla , Lolium
perenne e Poa pratensis. Queste richiedono un numero limitato di
tagli, sono dotate di elevata competitività nei confronti delle infestanti,
garantiscono buona resistenza all'usura e al passaggio di macchine.
Impianti sportivi e prati pascoli
Ma
se per prati ornamentali o sportivi vengono utilizzate unicamente varietà di
graminacee, per gli inerbimenti tecnici, come per prati/pascoli, sono spesso
necessarie anche le leguminose.
Le graminacee infatti conferiscono al miscuglio velocità di
insediamento e un rapido effetto di contenimento dell'erosione. La presenza
delle leguminose è invece fondamentale per equilibrare il prato e
per favorire il miglioramento del suolo dove gli elementi nutritivi solitamente
non sono facilmente disponibili. Le composizioni e le proporzioni fra le specie
vengono accuratamente formulate in modo da aumentare l'adattabilità dei vari
miscugli, permettendo nel tempo anche il naturale ingresso di specie spontanee
e il ripristino della biodiversità locale.
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