In un mercato sempre più colonizzato dai grandi gruppi, le alternative sembrano davvero poche: crescere, specializzarsi o morire. Osservando ciò che ha fatto negli ultimi anni e sta ancora facendo, Pöttinger sembra aver scelto la prima strada. Con l’acquisizione di Matermacc, nel novembre di due anni fa, e l’espansione di nuove aree di specialità che si vanno ad aggiungere al tradizionale core business (la fienagione), il gruppo austriaco infatti sta consolidando basi e bilanci, che parlano di un fatturato di 18 milioni ma soprattutto di 928 macchine vendute su 948 prodotte nel 2024. Un risultato che pochissimi, in questo settore, possono vantare.
Risultati e prospettive per il 2025 sono stati presentati in provincia di Piacenza, dove ha sede la filiale italiana di Pöttinger, aperta giusto vent’anni fa. Nella stessa giornata, oltre che per conti e festeggiamenti, c’è stato spazio per presentare le novità del 2025, che trovate riassunte qui sotto.
Fienagione
Partiamo subito da una delle più attese, ovvero il carro foraggero Jumbo 5000, che prende il posto del Torro, da cui eredita il sistema di caricamento ma che batte per le dimensioni inferiori, pur avendo 4 metri cubi in più di capacità. Jumbo è dotato di pick up oscillante guidato, connessione Isobus e Hydro LS di serie, mentre affilatura automatica e pick up in versione Profi, con sette file di denti, sono optional. Ricordiamo anche la nuova copertura mobile sulla versione DF (Dry Forage), che aumenta del 50% la capacità di carico con prodotti voluminosi, come i foraggi essiccati.
Sempre in tema di fienagione, segnaliamo le nuove falciatrici frontali a tamburi della serie Eurocat F, con quattro tamburi falcianti, in versione da 2,7, e 3 metri.
In ambito di falciatrici tradizionali, è stata modificata la Novacat V 9200 CF, con un nuovo sistema Cross Flow, che riesce a unire le andane pur in assenza di condizionatore. Questo grazie a un trasportatore a coclea che può scaricare il prodotto tagliato centralmente o su un lato. Dal 2025 saranno inoltre in vendita le Novacat H, barre falcianti combinate, in grado di lavorare con trattori da 150 cavalli o poco più, e la versione frontale Novacat F, avente barra dalle stesse caratteristiche delle combinate posteriori.
Per le lavorazioni post taglio, segnaliamo il nuovo spandi-voltafieno Hit V Alpin. È un modello da montagna che si aggiunge alla falciatrice Novacat F Alpin e al ranghinatore Mergento F Alpin, andando a creare un’intera gamma dedicata ai terreni impervi. Tra i particolari, ricordiamo il cavalletto sterzante con stabilizzatori idraulici e il sistema Hydrolift, che alza maggiormente i giranti esterni durante le svolte a fine campo, proposto di serie sui modelli da 6 metri. Chiudiamo il capitolo con la ranghinatura. La gamma Top si amplia con i modelli VT 6820S e VR 7620S a due giranti da 6,8 e 7,6 metri, con deposito laterale dell’andana, e con il Top VT 12540 C a quattro giranti.
Lavorazione del terreno
Il parco macchine dedicato ad aratura e preparazione del letto di semina si arricchisce di qualche novità assai interessante. Per esempio, il nuovo allestimento che permette agli aratri della serie Servo 4000 di lavorare anche fuori solco. L’applicazione On Land consiste in pratica nel fatto che il cilindro del primo corpo sposta l’intero aratro in posizione di fuori-solco. È così possibile lavorare su terreni soffici e delicati con pneumatici a larghezza maggiorata, per ridurre il compattamento. La gamma Servo è stata anche ampliata con i modelli 2000, aratri compatti a tre e quattro vomeri, per trattori fino a 130 cv. Montano protezione idraulica per il sovraccarico e regolazione idraulica della larghezza di lavoro.
Dall’aratura all’agricoltura conservativa, ecco il Plano HT 6060, coltivatore da 6 metri di larghezza, pensato per lavorare la crosta o poco più, ma in grado di scendere fino a 15 cm montando punte strette sulle ancore.
Per quanto riguarda gli erpici rotanti, la gamma Lion acquisisce un nuovo elemento: il 6040 da 6 metri di larghezza e 24 rotori. Si tratta di un erpice richiudibile per trattori fino a 500 cv, adatto alle condizioni di lavoro italiane e disponibile anche in versione Master (ad alta resistenza, per impieghi gravosi).
Matermacc: l’integrazione procede
«L’integrazione di Matermacc nel mondo Pöttinger procede a piena velocità e non vediamo l’ora di mostrare i progressi tecnologici della semina di precisione», dice Gregor Dietachmayr, membro della dirigenza Pöttinger. Attualmente, spiega il management, le famiglie di seminatrici Matermacc sono tre: MS 4000, MS 8000 e MS 9000. La prima è una seminatrice meccanica, leggera, con elemento a falcioni. Segue la MS 8000, prima per vendite nel listino Matermacc, dotata dell’esclusivo distributore pneumatico, in grado di trattare una grande varietà di semi. Dalla medica all’arachide, come sostiene il costruttore.
Infine, l’ultima nata MS 9000, pensata per minima lavorazione o anche semina su sodo. «È il progetto del rilancio – spiegano i vertici di Pöttinger Italia – grazie a una struttura con telai adatti a sopportare le alte velocità della semina moderna. Telai che sono disponibili in versione fissa, telescopica o pieghevole. Il modello a cinque sezioni raggiunge la larghezza di lavoro di 9 metri, ma sono in produzione, per i mercati dell’Est Europa, versioni fino a 17 metri di larghezza. Tra gli allestimenti, ricordiamo MSD Elektro, con trasmissione elettrica e possibilità di seminare in dosaggio variabile, in grado di mantenere la massima precisione con velocità fino a 14 km orari. Da ultimo, Magic Sem, distributore in resina che elimina i problemi di dilatazione tipici dei dosatori in metallo, diventa Magic Sem Plus, con agitatore incorporato.