Il ministro Bellanova lancia la cabina di regia del vino

Teresa Bellanova e il nuovo libro Edagricole
All’evento di lancio del libro “La nuova normativa vitivinicola” il ministro traccia le linee del suo impegno per questa filiera strategica con il coinvolgimento di tutti gli operatori. Riccardo Cotarella (Assoenologi): «Può essere l’occasione per uno sforzo congiunto per ottenere in Europa reciprocità per temi come lo zuccheraggio»

«Da parte mia c’è il massimo impegno per dare risposte concrete alle filiere compresa quella del vino, fiore all’occhiello del made in Italy». Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole, ha aperto l’evento per il lancio del libro Edagricole “La nuova normativa vitivinicola” annunciando le linee che il suo dicastero vuole assumere in favore di questa filiera strategica. «Già nella scorsa legislatura – ha detto - ho considerato il Testo Unico del vino un passaggio strategico per migliorare e semplificare la vita delle aziende vitivinicole e ora nella mia responsabilità di ministra voglio dare una mano per completare e migliorar l’attuazione di questa riforma».

Chiudere la partita dei decreti attuativi

Il ministro sa che ci sono ancora alcuni decreti attuativi da chiudere e ritiene che su quelli approvati sia giusto fare una verifica sullo stato dell’arte. «Se si può fare di meglio è giusto intervenire, anche perché da gennaio voglio fare partire la cabina di regia per il vino qui al ministero. Un luogo di confronto con gli operatori per raccogliere proposte e tracciare obiettivi assieme ai protagonisti di questa filiera strategica».  Un istituto che, nella mente del ministro, dovrà essere assolutamente operativo. «Dico sempre che preferisco un comunicato stampa in meno e un decreto operativo in più».

Il taglio della burocrazia

Dalla cabina di regia il ministro si aspetta indicazioni concrete in particolare per quanto riguarda il taglio della burocrazia. «Semplificare è un dovere, parlare di semplificazione è facile, ma noi dobbiamo misurarci su quello che è più complicato: praticare la semplificazione in maniera concreta».

«Per questo chiedo alla cabina di regia di indicare quali siano le circolari, i provvedimenti su cui intervenire smussandoli, modificandoli o cancellandoli completamente».

Un’iniziativa che raccoglie l’entusiasta adesione di Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi. Che chiede da subito che la cabina di regia divenga il luogo per ottenere anche obiettivi più ambiziosi che travalichino la dimensione nazionale per misurarsi con il tema della competitività internazionale, che è strettamente collegata anche al sistema delle norme e del carico burocratico per le aziende .

Il rigore va bene se è condiviso con i competitor

«Le necessità dei professionisti – osserva Cotarella- che lavorano in cantina sono infinite. L’Italia ha saputo dare vita ad un corpus giuridico poderoso nel campo del vino, di cui siamo orgogliosi perché testimonia quanto il legislatore ritenga importante tale materia. E strumenti come il nuovo libro edito da Edagricole ci consentono ora di entrare ancor meglio nel merito».

«Occorre però che lo stesso rigore che vale per la nostra produzione vitivinicola sia applicato anche nei nostri Paesi competitor. Questo vale per lo zuccheraggio ad esempio: in Italia è obbligatorio utilizzare solo zucchero d’uva. Una prescrizione che ci consente di ottenere vantaggi qualitativi ed economici. In Francia e in altri paesi d’Europa si può invece utilizzare il più economico zucchero di barbabietola, un’aggiunta che non viene nemmeno indicata in etichetta. La cabina di regia può essere il luogo giusto per coinvolgere la filiera nell’obiettivo di ottenere una reciprocità nel rispetto delle regole in Europa».

Il ministro Bellanova lancia la cabina di regia del vino - Ultima modifica: 2019-12-02T04:15:35+01:00 da Lorenzo Tosi

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