Francesco Delle Grottaglie, 57 anni, viticoltore di Erchie (Br), dove coltiva 19 ha a Primitivo, Negroamaro e Fiano, e presidente della cantina sociale Cantolio di Manduria (Ta), è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. Lo ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione che ha affidato, all’unanimità, al presidente della nota azienda manduriana il prestigioso compito di condurre il Consorzio attraverso le sfide del mercato globale del vino.
Delle Grottaglie: «Più identità al Primitivo di Manduria»
«Il mio obiettivo – ha dichiarato il neo presidente – è dare più identità al Primitivo di Manduria a livello sia nazionale sia internazionale. Perciò, un grosso in bocca al lupo alla mia squadra e un augurio speciale alle quote rosa appena nominate, Novella Pastorelli e Dalida Gianfreda».
Delle Grottaglie sarà affiancato dai vice presidenti Novella Pastorelli (rappresentante delle Cantine Due Palme, che ha stabilimenti a Cellino San Marco e Lizzano) e Roberto Erario (Cantine Erario), mentre i consiglieri sono: Dalila Gianfreda (Antica Masseria Jorche), Benedetto Lorusso (Giordano Vini di Torricella), Cosimo Pompigna (Cantina Cooperativa La Popolare di Sava), Giovanni Dinoi (Cantine Pliniana), Francesco Filograno (Cantolio) e Raffaele Sammarco (Consorzio Produttori Vini).
Il Primitivo di Manduria vale 182 milioni di euro
Ma quanto vale oggi il Primitivo di Manduria? Delle Grottaglie risponde che vale «oltre 28 milioni di bottiglie che corrispondono a più di 21 milioni di litri per un giro d’affari di oltre 182 milioni di euro. Sono questi i numeri di una delle denominazioni più importanti d’Italia, il Primitivo di Manduria Dop, per il 2020, con un aumento di circa il 26% rispetto al 2019. In particolare, il Primitivo di Manduria Dop rappresenta il 91,6% dell’intero imbottigliato, il Primitivo di Manduria Dop Riserva il 7,9% e il Primitivo di Manduria dolce naturale Docg lo 0,5%. Il 70% della produzione è destinata all’estero».
Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria
Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria è nato nel 1998 con dieci aziende fra cooperative e private e ha ottenuto il riconoscimento legislativo nel 2002; adesso comprende 61 aziende e circa 1.800 viticoltori associati. L’areale produttivo riguarda 18 Comuni tra Taranto e Brindisi, per una superficie vitata di 5.000 ettari.
«Negli anni - sottolinea Delle Grottaglie - i produttori del Consorzio hanno imparato a vinificare con l’uso delle più avanzate tecnologie e fatto conoscere questo pregiato vino in tutto il mondo, permettendo agli amanti dei grandi vini di apprezzare la nobiltà di tale grande “Rosso Mediterraneo”. Attualmente l’esportazione rappresenta il 70% della produzione vendibile».
Il Consorzio di Tutela ha ottenuto dal Mipaaf l’attribuzione in via esclusiva dell’incarico di coordinare le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, vigilanza, informazione del consumatore e il riconoscimento “Erga Omnes” per la Dop Primitivo di Manduria e per la Docg dolce naturale. Il Consorzio di Tutela, oltre a supportare le aziende per penetrare nei mercati esteri, si dedica, fra l’altro, alla promozione e alla valorizzazione della Dop e del suo territorio attraverso lo studio dello stesso, l'organizzazione e la partecipazione a eventi nazionali e internazionali e campagne pubblicitarie, l’assistenza ai soci sulle normative che regolano la produzione del vino».