L’Orobanche del pomodoro (Orobanche ramosa) da qualche anno è ricomparsa in maniera preoccupante nei principali comprensori italiani dove si coltiva il pomodoro da industria, con danni sia quantitativi che qualitativi.
Fino allo scorso anno, il controllo dell’orobanche era basato esclusivamente su misure preventive, non essendo disponibili specifici prodotti chimici o biologici registrati sulla coltura ed efficaci contro questa insidiosa fanerogama.
Estensione d’impiego?
Nel 2015, però, è stata autorizzata l’estensione di impiego di un prodotto a base dell’erbicida rimsulfuron per il controllo specifico di Orobanche su pomodoro. Il prodotto, erbicida sistemico non residuale già registrato su questa coltura e su patata come graminicida e contro varie dicotiledoni, usato secondo le indicazioni di etichetta, ha la capacità di inibire lo sviluppo dell’Orobanche senza causare effetti fitotossici di rilievo alle piante di pomodoro in coltura.
L’estensione di etichetta contro l’Orobanche prevede la possibilità di somministrare il prodotto in 2-3 interventi tramite distribuzione in manichetta (con le stesse accortezze che si utilizzano per le fertirrigazioni) a dosi variabili tra i 30 e i 50 g/ha. L’uso crescente della subirrigazione per il pomodoro da industria, in alternativa alle classiche manichette poggiate sul terreno, potrebbe ulteriormente migliorare l’effetto del rimsulfuron sui semi della pianta parassita in fase di germinazione.
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