Di agricoltura di precisione se ne parla da tempo, una gestione dell’attività agricola basata sull’utilizzo di tecniche digitali per monitorare e razionalizzare tutte le operazioni e che consente di ottenere una maggiore sostenibilità e una maggiore produttività. Si conoscono gli strumenti e le applicazioni, ma l’aspetto più complicato resta la comunicazione alle imprese agricole dei vantaggi concreti che derivano dall’applicazione in campo delle tecnologie di precisione. È proprio di questo che Marco Sozzi, PhD dell’Università di Padova, ha parlato nell’incontro “I vantaggi dell'Agricoltura di Precisione: 10 anni di applicazione in un'azienda reale” a Eima Campus, l’area della fiera dedicata a eventi sull’importante connubio tra realtà produttiva, università e centri di ricerca.
Agricoltura di precisione da oltre 20 anni
«Lo studio è stato condotto sull’azienda S.A. Porto Felloni caratterizzata da con 460 ettari lavorati (frumento, mais, pisello, fagiolino, pomodori e noci), da un alto livello di meccanizzazione e soprattutto dall’adozione dell’agricoltura di precisione basta su mappe di prescrizione da oltre 20 anni, che – come ha spiegato Sozzi – ha permesso di produrre delle analisi dei risultati di lungo periodo».
L’analisi ha riguardato in particolare 22 ettari con irrigazione a pivot e coltivati a mais dal 2008 al 2017. Durante il decennio l’azienda ha adottato diverse tecnologie di precisione, mappe di resa cartacee, mappe digitali, analisi del suolo, mappe di georesistività e immagini satellitari che hanno portato a un aumento dell’efficienza produttiva, sia in termini di rese che di concimazione.
Incremento delle rese e dell’efficienza nella concimazione
In particolare, come ha illustrato il ricercatore, «l’incremento delle rese tra il 2008 e il 2017 è stato del 40% (da una produzione di 9.76 ton/ha a 13,81 ton/ha) a cui si è aggiunta una riduzione della variabilità produttiva stagionale dell’appezzamento e un aumento della stabilità produttiva annuale. Anche dal punto di vista dell’efficienza della concimazione azotata si sono ottenuti notevoli vantaggi: da 50 kg di granella per kg di azoto utilizzato a 87 kg di granella per kg di azoto. Quindi una migliore strategia di gestione della variabilità, permessa solo dall’agricoltura di precisione, porta a un aumento delle caratteristiche produttive dell’appezzamento».