Psr al palo in Puglia. La graduatoria provvisoria per accedere ai fondi per la misura 4.1a dedicata agli investimenti strutturali, uno degli interventi più significativi dell'interno piano, è infatti sospesa fino al prossimo 4 dicembre.
In discussione l'indice di performance medio
Lo dice l’ordinanza n.367 del Tar Puglia, chiamato a esprimersi sulla pioggia di ricorsi presentati dalle aziende escluse. Ricorsi per i quali i giudici amministrativi avevano chiesto un’istruttoria alla Regione Puglia, dalla quale è emerso che, su 652 aziende, 477 hanno presentano dati non corretti (leggi qui). Ci sono sicuramente i furbi, ma c’è anche chi ha sbagliato nella compilazione. Quello che contestano i ricorrenti è il criterio di selezione delle aziende ammesse al bando, che si basa sul cosiddetto “indice di performance medio”, in cui a far media concorrono tutti i progetti che un’azienda ha presentato, anche quelli, però, non finanziabili. Il Tar parla di conferma della “lamentata illogicità delle modalità di selezione”. La Regione per ora fa buon viso a cattivo gioco.
Avanti con i controlli sulle 477 domande fuori parametro
Il presidente Michele Emiliano esprime infatti «soddisfazione perchè il Tar Puglia ha sostanzialmente accolto la posizione dell'Avvocatura regionale e del Dipartimento Agricoltura».
Sulla stessa linea l'Assessore Leonardo Di Gioia. «L'ordinanza del Tar – spiega -, pur tutelando ricorrenti e controricorrenti, consente alla Regione di procedere nella fase di controllo delle aziende che in sede di graduatoria risultano beneficiarie potenziali di finanziamento. E di approfondire l'analisi delle 477 domande formulate delle aziende che alla luce dei controlli sono risultate fuori da ogni parametro di sostenibilità economica».
Dietro alle quinte la Regione sta concentrando i suoi sforzi sulla necessità di scongiurare l'eventualità che si allunghino ancora i tempi di un Piano che era già in netto ritardo, sia a livello italiano che europeo.
Più risorse per fare scorrere le graduatorie
«Restiamo fortemente convinti – afferma di Gioia - che si debba continuare a difendere il lavoro fin qui svolto, ma anche che non si debba tralasciare l'opportunità che dal TAR arriva di rivalutare le posizioni dei ricorrenti alla luce delle nuove e definitive risultanze istruttorie. E' nostro dovere garantire celerità alle aziende che oggi sono utilmente, con onestà, in graduatoria e, di conseguenza, finanziabili. Anche con un consistente aumento delle risorse disponibili finalizzate ad uno scorrimento delle graduatorie». Il punto verrà fatto domani 2 ottobre nel corso della conferenza stampa che si terrà nella sede dell'Assessorato regionale Agricoltura.