Una sterzata netta all’operato dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif), nel solco di quanto già prevedeva il piano Silletti. La imprime il commissario Oronzo Milillo, secondo quanto emerge dal piano di attacco al batterio presentato nel corso di un incontro operativo con la giunta dei presidenti di Coldiretti Puglia.
Il piano d’azione del commissario Arif Milillo
«Il nostro piano di azione – ha dichiarato Milillo – si basa su precisi punti, come: avvio dell’attività di monitoraggio 2019-2020 già dalla prima settimana di agosto, con tre mesi di anticipo rispetto all’annualità 2018-2019 partita a novembre 2018; aumento degli agenti fitosanitari a circa 220, dai 108 ingaggiati fino al 2018; albo aperto che consentirà l’operatività a oltre 30 ditte per l’abbattimento degli olivi infetti e non più solo a una; buste sigillate a doppio codice per blindare l’attività di campionamento e salvaguardare l’operato degli agenti Arif e dei laboratori di analisi; data base unico per gli abbattimenti».
Milillo: «Xylella non arriverà in Basilicata se agiremo tutti bene»
Per Milillo «al momento non ci possiamo pronunciare sull’estensione del contagio alla Basilicata, ma è certo che dobbiamo mettere in atto tutte le misure per contrastare l’avanzata del batterio sia verso il Nord Barese sia verso la Basilicata. Se agiremo tutti in maniera concertata, riusciremo a bloccare il batterio sulle posizioni attuali».
Muraglia: «Coadiuvare l’attività dell’Arif»
Le parole di Milillo hanno incontrato il plauso del presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
«Durante l’incontro sono state individuate sinergie con il commissario Milillo per coadiuvare l’attività di Arif, anche attraverso la legge di Orientamento in agricoltura, per salvare il patrimonio olivicolo pugliese già compromesso, fermare o almeno drasticamente rallentare l’avanzata della malattia verso Bari e la Basilicata, tutelare la Piana degli olivi monumentali, anche attraverso una comunicazione istituzionale efficace e corretta nei confronti delle aziende agricole».
Rispondere con atti concreti all’allarme Efsa
Per Coldiretti Puglia bisogna rispondere con atti concreti all’allarme dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sulla Xylella fastidiosa che minaccia la maggior parte del territorio Ue, dove tra l’altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo. «Sono sotto accusa le responsabilità regionali e anche comunitarie, a partire dal sistema di controllo dell’Ue con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto poiché il batterio che sta distruggendo gli olivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam».
«Tutte le condizioni per girare pagina»
Per Muraglia adesso ci sono tutte le condizioni per voltare pagina. «Chiediamo al presidente Michele Emiliano di convocare immediatamente il tavolo istituzionale rispettando la composizione prevista dall’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale del 31 maggio 2018, di cui fanno parte oltre alle organizzazioni di rappresentanza del mondo agricolo, l’Anci, i rappresentanti del mondo scientifico e della ricerca, l’Osservatorio fitosanitario regionale e l’Arif per affrontare tutte le problematiche complesse di cui ha ormai la responsabilità diretta, avendo assunto la delega all’Agricoltura».
Le proposte del Comune di Sammichele per contrastare la Xylella
Sono una ventina i punti del documento messo intanto a punto dal Comune di Sammichele di Bari per indicare proposte migliorative, rispetto all’attuale normativa, volte a contenere l’avanzata del batterio. Il documento è stato presentato, nella sala Giunta del Comune di Bari, dal sindaco di Sammichele Lorenzo Netti, da componenti della Giunta comunale, dai rappresentanti delle realtà vivaistiche del territorio e da alcuni parlamentari.
«Vista la caratterizzazione produttiva e paesaggistica del nostro Comune, data dalla presenza di un comparto vivaistico importante e dalle coltivazioni di olivo, ciliegio e mandorlo, non possiamo trascurare questo problema che rischia di compromettere l’intera nostra economia. Le nostre sono proposte integrative venute fuori da un confronto ampio e condiviso sul territorio, poiché le indicazioni finora date per poter affrontare l’emergenza Xylella hanno fatto emergere alcune importanti criticità. Una per tutte: un contadino o un proprietario terriero di piccole dimensioni, che non ha il patentino per poter effettuare i trattamenti insetticidi contro gli adulti dei vettori del batterio, non sa come poter attendere a tali importanti raccomandazioni!».
Leoci: «Migliorare il quadro normativo»
Inoltre, ha aggiunto Paolo Leoci, portavoce del Coordinamento vivaisti pugliesi, «il documento contiene una serie di iniziative per migliorare il quadro normativo in materia di Xylella e tutelare gli investimenti degli imprenditori vivaistici pugliesi, sia per le zone già delimitate, infetta, di contenimento e cuscinetto, sia per la zona indenne. Le imprese attive a 50 chilometri dal limite della zona cuscinetto devono poter guardare lontano, come le loro produzioni vivaistiche richiedono».