Il colza rappresenta un’ottima alternativa ai cereali autunno vernini, è caratterizzata da una tecnica di coltivazione semplificata e ha costi colturali contenuti. Sul piano agronomico, assicura numerosi i vantaggi rotazionali, come l’aumento del tenore di sostanza organica, la riduzione della carica di infestanti e di parassiti nel terreno e il miglioramento delle condizioni fisiche del suolo. Nonostante i numerosi pregi, per massimizzare le rese è fondamentale valorizzare la coltura, partendo da un seme di qualità e da una gestione agronomica ottimizzata.
Il mercato del colza
La dinamica produttiva italiana è sostanzialmente stabile. La superficie a colza è di circa 14.000 ettari, un po’ meno rispetto al 2017 ma nella media degli ultimi cinque anni. La produzione, relativa al 2018, ammonta a 39.800 tonnellate per una resa media di 2,8 tonnellata/ettaro, sempre in linea con i dati dell’ultimo quinquennio.
Superfici, produzioni e rese del colza (2014/2018)
2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | |
Superfici (.000 ha) | 16,4 | 12,1 | 13,5 | 15,6 | 14,4 |
Produzioni (.000 t) | 42,1 | 28,6 | 35,4 | 42,3 | 39,8 |
Rese (t/ha) | 2,6 | 2,4 | 2,6 | 2,7 | 2,8 |
Fonte: Istat
La coltivazione
I numerosi vantaggi del colza e la semplicità della coltivazione fanno sì che, tutto sommato, la coltura renda mediocremente anche a bassi input, ma per massimizzare la resa e la qualità è necessario seguire alcune regole agronomiche fondamentali:
- Assicurare ottime condizioni di partenza in termini di terreno, letto di semina e tecnica di semina: per avere una emergenza uniforme il terreno non deve essere compatto o troppo secco. Se la struttura del suolo è adeguata è sufficiente una lavorazione superficiale (10-15 cm).
- Seminare precocemente: la data di semina ottimale per tutte le varietà inizia dai primi giorni di settembre. La semina anticipata permette al colza di arrivare alla stagione invernale ad uno stadio di rosetta ben sviluppata favorendo così la ripresa primaverile della pianta a fine stagione invernale.
- Diserbare in emergenza: il colza è una coltura che tende a coprire bene il terreno ma soprattutto nelle prime fasi di crescita delle plantule è bene che non abbiano competizione, per cui si rende necessario intervenire all’emergenza con il Metazachlor e, se necessario, anche in post emergenza precoce. Dopo l’inverno può essere necessario intervenire con prodotti graminicidi prima della levata.
- Garantire un adeguato apporto di azoto e zolfo: alla ripresa vegetativa a febbraio è bene programmare delle concimazioni che rispondano all’elevata richiesta di azoto (circa 120-130 kg di N/ha per ottenere rese di 35-40 q/ha). Vanno poi apportati 10 kg/ha di Mycofertil in alternativa al consueto apporto di fosforo e potassio. Sono particolarmente importanti anche gli apporti di zolfo (80 kg/ha) e boro, una loro carenza infatti limita il numero di silique per pianta e il numero di semi per siliqua.
Massimizzare rese e qualità: dalla scelta del seme…
La scelta della varietà rappresenta la decisione primaria nella coltivazione del colza.
Dal punto di vista della genetica, le varietà si distinguono in varietà a linea pura e varietà ibride. Gli ibridi tendono a essere più forti e più veloci nella crescita, sono indicati quando si vuole attuare la minima lavorazione del suolo e in semine tardive, e tendenzialmente producono un 10% in più rispetto alle linee pure.
Non esiste tuttavia una varietà universale che vada bene per ogni situazione o località, è compito dell’agricoltore scegliere le varietà più adatte alla zona di coltivazione e adattare ad esse le migliori tecniche agronomiche.
Nella scelta del seme di qualità, Carla Import sementi, distributore esclusivo per l’Italia del seme Basf, offre tre varietà autunnali e una primaverile. Tra quelle autunnali:
- Puncher: la varietà più produttiva nel mercato italiano, forte dell’assoluta indeiescenza alla raccolta;
- InVigor 1022 : la prima varietà di una nuova linea di selezione Basf;
- Elmer Cl: la varietà Clearfield di Basf;
…al monitoraggio della coltura
Il seme però non basta. Per ottimizzare la coltivazione del colza, Carla Import sementi, parallelamente all’acquisto delle varietà Basf di colza, propone Look over there, un servizio informatico di monitoraggio della coltura, realizzato in collaborazione con Agrifiliera. Nello specifico, si tratta di una piattaforma cloud che permette di accedere a informazioni aggiornate riguardanti lo stato di salute della coltura.
Le informazioni sono rielaborazioni di immagini multispettrali fornite da satelliti europei a cadenza settimanale, che consentono di ottenere precise indicazioni sullo stato di salute delle colture in campo.
Attraverso questo servizio è possibile visionare e distanza, sullo schermo del proprio computer, alcuni parametri (sviluppo fogliare...etc), che sono precisi indicatori dell'andamento colturale degli appezzamenti soggetti a monitoraggio. Il sistema fornisce i dati in diverse forme: colorimetrici, numerici o elaborati in forma di grafico.
Questi dati sono riportati per l'intera superficie dei campi monitorati indipendentemente dalla loro dislocazione sul territorio nazionale ed europeo.
Il programma fornisce anche una esaustiva leggenda dei valori misurati e tutti i parametri sono correlati da adeguate scale di riferimento per valutare il riscontro ottenuto nella rilevazione.
E' possibile implementare ulteriormente la qualità del servizio attraverso l'utilizzo di stazioni meteo locali, in grado di fornire modelli previsionali di ottima qualità e precisione territoriale.
Attraverso la promozione proposta da Carla Import Sementi/Basf sarà possibile quindi intervenire con tempestività e precisione nelle situazione dubbie, ottimizzando il servizio agronomico in campo e, attraverso la produzione di mappe di prescrizione, effettuare concimazioni mirate a seconda delle effettive esigenze riscontrate dalle immagini, il tutto nell'ottica di migliorare le rese produttive della coltura.