In Puglia i campi sono a secco per assenza di piogge da settimane, tanto che gli agricoltori sono costretti, oltre la metà di ottobre, ad attivare l’irrigazione di soccorso per dare acqua agli olivi e agli ortaggi. Per tutto il mese di ottobre le temperature si sono mantenute estive, toccando addirittura i 32 °C, davvero inusitate per questo periodo dell’anno, in genere segnato dal ritorno delle piogge autunnali. Oltre ai danni alle olive, che, a poche settimane dalla raccolta, spesso appaiono striminzite, e agli ortaggi, la siccità sta causando gravi ritardi nella semina dei foraggi e nella preparazione dei terreni per la semina di grano duro, orzo, avena e triticale.
Temperature anomale
«Le temperature anomale di questo pazzo ottobre estivo stanno costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni in sofferenza, dagli ortaggi agli oliveti fino al foraggio, con gravi ritardi delle semine e un insostenibile aggravio dei costi. Temiamo tra l’altro una brusca inversione di tendenza, cioè che la straordinaria ondata di caldo sia seguita da altrettanto dannosi eventi estremi», denuncia il presidente di Coldiretti Puglia Savino Muraglia.
In soffererenza gli olivi, come i giovani impianti di Fs-17
In provincia di Bari, segnala Coldiretti Puglia, stanno soffrendo gli olivi a Terlizzi, Palo e Toritto, a Corato e Andria si adottano turni di irrigazione di otto giorni, a Fasano e Ostuni la grave carenza idrica danneggia gli olivi prevalentemente nelle zone dove il sistema irriguo è carente, in provincia di Lecce hanno necessità di acqua soprattutto i giovani impianti di Fs-17 o Favolosa, la varietà resistente al batterio Xylella fastidiosa, che hanno bisogno più di altri di essere irrigati.
Irrigazione di soccorso per gli ortaggi
«Ma sono gli ortaggi a soffrire più delle altre colture – aggiunge Muraglia –. In provincia di Lecce, soprattutto fra Gallipoli, Racale, Ugento, Melissano, Taviano, Alliste, Ruffano e Alezio, sulla costa jonica, sono a rischio primizie come le cicorie e i finocchi, con l’irrigazione di soccorso si sta cercando di non perdere la produzione orticola invernale della quale adesso si sono appena fatti o si stanno facendo i trapianti già programmati. Anche nelle province di Bari e Brindisi sono a rischio le colture orticole autunnali e i trapianti delle produzioni invernali. Dovunque i pozzi operano a pieno regime, come a luglio, per irrigare campi di cime di rapa, broccoli, cicorie, cavolfiori, carciofi. Si sta anche anticipando la raccolta di ortaggi per scongiurarne la perdita, a iniziare dai carciofi brindisini, per la prima volta raccolti a ottobre».
Ortaggi, maturazione contemporanea e prezzi bassi
Questo ottobre insolitamente estivo, conseguenza, sostiene Muraglia, del cambiamento climatico, «sta determinando la maturazione contemporanea degli ortaggi. A nulla vale più la programmazione degli orticoltori che in Puglia raccolgono broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole, ecc., maturati tutti insieme per le temperature estive, con ovvie conseguenze sui prezzi, che si presentano troppo bassi».
Timore che dalla siccità si passi a eventi estremi
Coldiretti Puglia teme, tra l’altro, che il tempo cambi bruscamente con gravi danni nelle campagne. «Dal 1° agosto a oggi – informa Muraglia sulla base della Banca dati europea sugli eventi estremi – si sono verificati 32 eventi estremi: 16 nubifragi a Monte Sant’Angelo, San Severo, Foggia, Toritto, Ruvo di Puglia, Gravina in Puglia, Martina Franca, Francavilla Fontana, Villa Castelli, Leverano, Lizzanello, Nardò (due volte), Galatina, Casarano e Ruffano, due trombe d’aria a Ruvo di Puglia e Nardò, quattro tornado a Galatina, Melendugno, Otranto e Lizzano, dieci grandinate a Martina Franca, Castellaneta, Palagianello, Manduria, Melendugno, Bitritto, Binetto, Palo del Colle, Grumo Appula e Bari».