Durante i mesi di ottobre e novembre (a seconda della latitudine) si prosegue con la campagna agricola delle estensive. L’aratura, l’interramento delle stoppie e le lavorazioni complementari sono momenti che ci indicano che il periodo delle semine autunnali si sta avvicinando. Arriveremo cosi alla fertilizzazione autunnale, alla preparazione dei letti di semina e alla definizione degli obiettivi produttivi da consolidare al termine del ciclo culturale. Entro la prima metà di novembre i terreni dovranno essere pronti per ospitare nuove colture agricole come frumento, orzo, segale, avena, farro e triticale.
La nutrizione delle piante
Programmare i “target” di azione risulta indispensabile per riuscire a definire un adeguato programma agronomico. Per ridurre al minimo la variabilità legata ai fattori meteo, che negli ultimi anni hanno assunto sempre maggiore importanza, sarà cruciale pianificare alcune attività agricole, cercando di anticipare o posticipare i periodi di maggior rischio attraverso l’utilizzo di varietà precoci o tardive.
La nutrizione delle piante a questo proposito è fondamentale per assicurare che il fabbisogno di nutrienti delle colture estensive venga soddisfatto. L’innovazione tecnologica presente nei fertilizzanti Fomet spa permette di abbinare alle tradizionali tecniche agronomiche (lavorazione del terreno, concimazione di fondo e genetica delle piante) una completa gamma di fertilizzanti organici, organo-minerali, minerali idrosolubili, liquidi fogliari e biostimolanti per sostenere la produttività e la qualità delle piante. Alcuni dei prodotti maggiormente impiegati per la fertilizzazione delle colture estensive si caratterizzano per l’elevato contenuto di microrganismi benefici.
Questi riescono a intensificare l’attività biologica del terreno con lo scopo di migliorare le performance produttive dei cereali, lavorando sulle micro-caratteristiche della pedosfera soggetta a moltissimi stress ossidativi dovuti alle tradizionali operazioni meccaniche di sistemazione del terreno.
Miglioramento del suolo
Orosoil® è un prodotto ad azione specifica sul suolo che contribuisce al miglioramento della struttura del terreno, alla capacità di interagire e ospitare le piante attraverso inculi specifici dei ceppi Glomus intraradicens e Trichoderma spp. entrambi ceppi di microrganismi in grado di lavorare in sinergia con la pianta e il suolo. Il suo utilizzo è consigliato per aumentare lo sviluppo della radice e conseguentemente migliorare la resistenza dalla pianta agli stress abiotici.
Il processo produttivo (fermentazione naturale) valorizza infatti il recupero delle matrici di partenza (caffè), conferendo sostanza organica stabile ed elementi nutritivi prontamente assimilabili, ovvero nutrienti vegetali che saranno molto meno soggetti a fenomeni di fissazione, insolubilizzazione e/o lisciviazione.
Le colonie di micro-organismi, isolate e successivamente introdotte durante il processo di fermentazione, aumentano l’efficacia del fertilizzante nelle fasi di scioglimento.
I microrganismi in questo modo permettono di velocizzare l’evoluzione dei residui culturali una volta interrati e si dimostrano compatibili con le più diffuse tecniche di agricoltura conservativa.
Azione biostimolante
Emosprint®, Orostim® e Citoveg® sono formulati liquidi biologici. Orostim® con la sua azione biostimolante favorisce la pronta risposta fisiologica della pianta agli stress ambientali, migliora l’efficienza di assorbimento dei nutrienti, a ristabilisce l’equilibrio fisiologico delle colture.
Citoveg® è uno estratto di lieviti attivi che grazie alla sua attività auxino-simile agisce sulla radicazione delle piante riducendo il periodo di affrancamento delle colture, permettendo così un’entrata in produzione delle piante trattate più veloce.
Emosprint® è un fertilizzante liquido a uso fogliare e radicale utile per apportare azoto prontamente assimilabile durante il periodo di accumulo delle proteine presenti nelle cariossidi (grani).
La sinergia che si crea tra sostanza organica, microrganismi ed elementi nutritivi permette di valorizzare e ottimizzare la fertilizzazione, ottenendo i risultati agronomici migliori in termini qualitativi e produttivi, ma anche in termini di sostenibilità ambientale.