Avvio soft per il grano duro, si ferma la discesa del mais

grano duro
L'inizio delle quotazioni della nuova campagna vede molte posizioni attendiste. Ancora un lieve calo della soia su Milano e Bologna

Grano duro, partenza al ribasso

Italia

Dopo l’apertura in lieve ribasso al Sud, ripartono le quotazioni anche al Nord in sensibile calo sull’ultimo listino di giugno, con le altre mercuriali del Centro e Sud Italia ad allinearsi. La qualità e le rese/ha delle zone Centro-Nord sono positive e, nonostante, un raccolto Italia tra i più bassi degli ultimi anni, i prezzi cedono ulteriore terreno anche per l’ampia disponibilità di prodotto (coperture primaverili) presso gli stoccatori e gli utilizzatori. Come per il tenero nessun problema tossinico, ma un'evidente differenza tra il “pre-pioggia” vitreo e il “post pioggia” slavato e con minore peso specifico. Al Centro-Nord il “Fino” apre sui 335 arrivo molino, pienamente in linea con le quotazioni al Sud, che si collocano sui 340 €/t; mercantili a sconto di un 10-30 €/t base reali specifiche dei lotti.

Europagrano duro

All’offerta greco-spagnola si somma gradualmente anche quella francese, per un panorama comunitario che (Italia esclusa) si conferma positivo. I lotti scambiati sono con specifiche merceologiche medio-alte, ma con tenore proteico che in Spagna resta attorno al 12% sulla sostanza secca. Quotazioni che si consolidano sui livelli della scorsa settimana, con limitato interesse da parte dei compratori europei, in attesa delle prossime decisioni di quantità e prezzo dell’asse turco-canadese. Prezzi Fob Mediterraneo per la qualità “milling” tra i 290 €/t dello spagnolo e i 300-305 €/t del francese.

Mondo

Ottime prospettive di produzione in Usa e Canada, con i cali di superficie rispettivamente dell'8% e del 3%, che andranno a essere più che compensati da rese/ha medio-alte. Offerta da quelle aree che premono per trovare “bid” su cui iniziare le trattative, con l’ombra della Turchia che quest’anno ha un ottimo rapporto prezzo/qualità, a moderare l’interesse compratore. La supply-demand mondiale 2024/25 dovrebbe vedere un incremento degli stock finali. Il Cif Mediterraneo per qualità “milling” scende su 330-340 $/t.

Grano tenero, occhi puntati sulla qualità

Italia

Si torna a quotare su Ager, con la Granaria che inizierà dalla prossima seduta. Lo scenario produttivo, ormai definitivo come raccolta, parla di qualità scadente nel nord ovest che migliora andando verso est, di fatto a creare due macro aree produttive. In generale non si riscontrano particolari problemi sanitari, mentre per la qualità l’eccessiva piovosità ha degradato a “misto” parte dei grani di forza seminati. Offerta presente con i compratori orientati all’acquisto dopo aver costatato le specifiche molitorie. Quotazioni che per il “tipo Bologna” aprono sui 295-300 €/t partenza, con sconto di 50 €/t per la classe 2 e di 70 €/t per i “misti”; le alternative comunitarie “panificabili” sui 225 €/t arrivo. Non quotato il grano di forza Ue; gli spring cedono 8 €/t, per un 345 €/t arrivo destino.

Europagrano duro

Settimana che passa tra tendenze opposte, con le perduranti preoccupazioni per i raccolti del centro - nord ovest del continente (Francia) e i primi positivi dettagli sulla produzione in Russia. Attenzione al meteo nel sud-ovest della Francia a ridosso della piena raccolta, con il grano secco a rischio pioggia e germinazione. Quotazioni che salgono leggermente sia a livello locale sia come richiesta dai porti, a eseguire contratti e “qualità” definiti mesi orsono. Molini poco presenti, ma alla ricerca di quanto resta di vecchio raccolto. Il “futuro” su Parigi vede il “milling” posizione di Settembre attorno ai 227 €/t (inv.); il “panificabile” reso porto di Rouen sui 220 €/t (meno 3).

Mondo

Lo scenario internazionale migliora, con positivi riscontri dallo stato delle colture in Nord America e delle stime di produzione in Russia. L’Ucraina pare avviata a un buon raccolto anche dal punto di vista della qualità della granella. A oggi oltre l’80% dei campi di “primaverili” in Usa-Canada è in ottime condizioni vegetative. Scambi senza tensioni, con prezzi aggressivi dalla Russia ad aggiudicarsi le ultime aste del Sud Mediterraneo a livelli di prezzo sui 250 $/t. Prezzi: l’Argentino a 281 $/t, l’Australiano Soft White a 287 $/t, il Dns a 257 $/t, il “milling” Russo a 226 $/t.

Mais, verso una stabilizzazione del prezzo

Italia

Primi segnali di stabilizzazione dei prezzi in quasi assenza di offerta sul pronto (ormai si è collocato il raccolto 2023) e con buone prospettive di produzione che migliorano da ovest verso est. Scambi limitati, in attesa che si definiscano meglio le prospettive di offerta sia locale sia dall’Europa-Ucraina. Stato delle colture buono, con il ritorno di un clima favorevole e di ampie riserve idriche nel terreno. Bologna invariato e Milano meno 3 €/t quotano il mais “con caratteristiche” tra i 226 €/t di Ager e i 230 €/t della Granaria, con il “generico” a sconto di 4-5 €/t; comunitari ed esteri in calo di un 1-3 €/t, allineati al nazionale con caratteristiche.

EuropaTerra e Vita

Con le incertezze climatiche che mantengono cauti gli operatori e le buone prospettive di produzione 2024 comunitaria (con simili riflessi dalle origini estere), il mercato non ha subito grosse variazioni, con i prezzi (alti rispetto ai cereali a paglia) che al momento non favoriscono maggiori utilizzi nella mangimistica. In regime di scambi limitati al breve periodo e con minore interesse dagli utilizzatori della Penisola Iberica, le quotazioni si sono orientate al lieve rialzo, sia sul mercato del fisico sia su Euronext. Il mais reso franco porto di Bordeaux vale un 210 €/t (più 3), con la posizione di Agosto su Parigi sui 214 €/t (più 3), sempre a premio di un 4-5 €/t rispetto al nuovo raccolto (Novembre), che quota un 210 €/t.

Mondograno duro

Le notizie sulle semine in Usa (che procedono in lieve ritardo sullo storico e dovrebbero vedere una contrazione di superfici del 2%) e i rapidi progressi della trebbiatura in Brasile hanno indirizzato al ribasso le quotazioni, con buona presenza di offerta Fob Americhe. In Ucraina prezzi e attività di vendita senza variazioni rispetto alla scorsa settimana. Prezzi Fob: l’Usa a 191 $/t, l’ucraino 188 $/t, l’argentino 187 $/t e il brasiliano a 192 $/t.

Gli orzi si consolidano, lieve flessione per la soia

Italiagrano duro

Cereali foraggeri: orzi che si consolidano sulle posizioni della scorsa settimana, sorgo non quotato e tenero in lieve calo. Scambi senza tono in regime di ampia offerta e discreta qualità media per gli orzi, con l’eccellenza di quelli da malto; l’orzo pesante vale un 190 €/t arrivo con i teneri sui 226-228 €/t. Oleaginose: (ultima?) lieve flessione della soia su Milano con Bologna NQ. Mercato ben offerto e con prospettive globali positive per una soia estera partenza, che vale tra i 464 €/t di Ager e i 480 €/t della Granaria.

Europa grano duro

Cereali foraggeri: i cereali a paglia mantengono le percentuali nelle diete zootecniche, con notizie dalla trebbiatura in Francia che sottolineano basse rese/ha e una qualità (peso specifico) inferiore alle attese; simili commenti dalle altre zone produttive Ue. Scambi a rilento, in attesa di maggiore chiarezza su volumi e qualità delle produzioni. Oleaginose: la colza mostra ulteriori segnali di ripresa, sia per le negative stime di produzione in Europa sia per un generalizzato sostegno in prezzo dal settore oleario mondiale, palma in primis. Su Euronext il “future” di Agosto vale un 501 €/t (più 30), con il Fob Rouen sui 497 €/t (più 36); anche il girasole “oleico” reso S. Nazaire sui 455 €/t.

Mondograno duro

Cereali foraggeri: con il miglioramento delle stime in Russia e le conferme dalle Americhe, il panorama internazionale conferma adeguata disponibilità ed offerta. Le ultime aggiudicazioni delle aste governative al ribasso sottolineano il momento di pesantezza commerciale. Orzo Fob Mar Nero a 180 $/t, l’australiano a 251 $/t; il grano SRW Fob Golfo a 230 $/t e l’ucraino 208 $/t. Oleaginose: lo scenario produttivo e l’ampia offerta di soia si confermano, per un mercato che pur con momenti di volatilità si mantiene pressoché invariato; l’Argentina conferma una produzione di 50 mln/t di soia. Qualche maggiore dubbio per la colza (canola) a seguito di notizie climatiche non favorevoli. Prezzi della soia invariati, per la colza canadese un più 30 $/t. Prezzi Fob: la soia Usa a 453 $/t, la brasiliana a 438 $/t e l’argentina a 439 $/t; la colza canadese Fob Vancouver a 477 $/t.

Avvio soft per il grano duro, si ferma la discesa del mais - Ultima modifica: 2024-07-05T20:11:02+02:00 da Marco Pederzoli

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