A causa dell'emergenza sanitaria per l'epidemia di coronavirus salta la Pasqua e fioccano le disdette anche per la prossima estate per i quasi 24mila agriturismi italiani. Niente più vacanze e fine settimana in campagna, ponti primaverili compresi, stop alle fattorie didattiche e ai banchetti per matrimoni e comunioni.
Con un danno alle imprese di mancato fatturato di 840 milioni di euro. Sono le stime di Agriturist-Confagricoltura alla vigilia di un periodo, da Pasqua al 1 maggio, che segna di solito l'inizio della stagione negli agriturismi italiani.
Gli agriturismi, ricorda l'associazione, occupa circa 100mila addetti ospitando annualmente 3-4 milioni di arrivi per un totale di 13,4 milioni di presenze. Un comparto dai grandi numeri azzerato dal coronavirus.
Agriturismo Gatti: «Avevamo il tutto esaurito fino all'estate»
«Per fortuna riusciamo a vendere il vino e le nocciole che produciamo nell'azienda agricola, altrimenti saremmo messi molto male - spiega Paolo Gatti - titolare dell'agriturismo Gatti di Camino (Al) - per noi l'attività di ristorazione era una parte molto importante del lavoro avevamo prenotazioni fino all'estate e ora siamo chiusi e non sappiamo quando riapriremo».