In dirittura d’arrivo nei primi giorni di ottobre il bando lombardo della nuova Operazione 21.1.01 “Aiuto eccezionale e temporaneo a favore di agricoltori e Pmi attivi nel settore della trasformazione, della commercializzazione e dello sviluppo di prodotti agricoli, che sono particolarmente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia di Covid-19” (vedi Terra e Vita).
La dotazione di questa nuova linea di credito del Psr lombardo 2014-2020 ammonta a 20 milioni di euro destinati ad alcuni settori particolarmente colpiti dal lockdow: agriturismi, aziende floroviviasitiche e allevamenti di vitelli a a carne bianca macellati entro gli 8 mesi di vita.
Si tratta di una misura anticrisi prevista dal regolamento Ue 872 del 24 giugno 2020 (che ha modificato il Regolamento 1305 del 2013) che può essere attivita da tutte le regioni (vedi Terra e Vita). Al 15 settembre 2020 le risorse complessivamente destinate a questo intervento eccezionale ammontavano a 184 milioni di euro. La Lombardia si pone al momento al terzo posto, dopo Veneto e Toscana, come impiego dei fondi.
Contributo a fondo perduto senza burocrazia
Per mettere a disposizione queste risorse la Regione ha prelevato il 2% dei fondi destinati allo sviluppo rurale ottenendo da Bruxelles il via libera alla modifica della programmazione settennale. Il contributo ammonta a 7mila euro per azienda e verrà erogato in conto capitale direttamente sul conto corrente aziendale senza burocrazia.
Con questa iniezione di liquidità la Regione interviene in soccorso dei comparti del settore agricolo messi più in difficoltà dall'emergenza covid. Vi potranno accedere 1.700 agriturismi, 2mila aziende florovivaistiche e 200 allevamenti di vitelli lombardi. Nel caso in cui il numero di domande ammissibili comportasse una spesa superiore alla dotazione della misura, il contributo sarà rideterminato in modo proporzionale per tutte le domande.
Come ha spiegato Fabio Rolfi, assessore lombardo all'Agricoltura, la crisi economica legata al coronavirus ha determinato il crollo della domanda di alcuni prodotti durante il lockdown e l’aiuto vuole essere una parziale compensazione delle perdite subite nel periodo più grave della pandemia.
«La Regione Lombardia - ha aggiunto l'assessore - vuole dare un supporto immediato ed eccezionale a queste aziende agricole, con l'obiettivo di affrontare i problemi di liquidità che mettono a rischio la continuità delle attività. Il bando sarà pubblicato nei primi giorni di ottobre e contiamo già entro la fine di novembre di erogare le risorse».
Soddisfatta Confagricoltura Lombardia
«L’assessore Rolfi – ha commentato Gianluigi Vimercati, presidente degli agriturismi di Confagricoltura Lombardia - è stato subito pronto a recepire le richieste di Confagricoltura, aprendo alla possibilità di sfruttare molti spazi aperti tipici di ogni agriturismo, favorendo l’opportunità delle consegne a domicilio per arrivare all’approvazione del regolamento relativo alla nuova legge regionale sugli agriturismi che valorizza la multifunzionalità».
Positivo la reazione di Elide Stancari, presidente della Federazione regionale di prodotto carni bovine di Confagricoltura Lombardia, “anche se – ha precisato – trattandosi di aziende che hanno fatturati importanti, il contributo di 7mila euro per impresa rischia di essere poco impattante. I prezzi di mercato sono bassi – prosegue Stancari -, le macellazioni sono diminuite, entra molta carne dall’estero e tutto il settore della carne bovina è in crisi: per questo chiediamo che Regione Lombardia e governo realizzino interventi organici, a partire dalla ristrutturazione delle passività presenti nelle imprese”.
Aperti i bandi #iobevolombardo e #iomangiolombardo
Sempre la Regione Lombardia ha attivato i bandi #iobevolombardo e #iomangiolombardo realizzati in collaborazione Unioncamere Lombardia nell’ambito di un progetto congiunto di sostegno del sistema agroalimentare lombardo di qualità in difficoltà per l’emergenza covid. Complessivamente sono a disposizione 6 milioni di euro.
La prima misura #iobevolombardo dispone di un budget di 3 milioni di euro che verranno suddivisi in 12mila voucher del valore di 250 euro ciascuno per l’acquisto di vino di qualità presso i produttori lombardi. I voucher potranno essere richiesti dagli operatori della ristorazione e i produttori di vino interessati dovranno aderire alla manifestazione di interesse sul sito di Unioncamere Lombardia. Gli operatori della ristorazione richiederanno i voucher scegliendo tra le cantine che hanno aderito. I produttori di vini di qualità potenzialmente interessati sono 700, mentre i ristoratori sono circa 6mila. Il sito di Unioncamere Lombardia pubblicherà entro il 23 ottobre 2020 l’elenco completo dei produttori e imbottigliatori.
Nel secondo bando #iomangiolombardo sono disponibili altri 3 milioni di euro per le Dop lombarde. Regione Lombardia finanzia l’acquisto di formaggi lombardi sostenendo tutti i caseifici e gli stagionatori di alcuni formaggi Dop (Formaggella del Luinese, Formai de Mut dell’Alta Val Brembana, Nostrano Valtrompia, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco, Strachitunt, Taleggio, Valtellina Casera) attraverso un contributo che verrà assegnato con procedura a sportello secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda sino ad esaurimento delle risorse disponibili. I caseifici potenzialmente interessati sono 130 in tutto il territorio lombardo.
Aumentati i premi per i giovani agricoltori
Sempre per fronteggiare i danni legati al coronavirus la Regione Lombardia ha stabilito per il 2020 un aumento dei premi per il primo insediamento concessi ai giovani agricoltori. Per l’operazione 6.1.0 il premio in zona non svantaggiata dovrebbe passare da 20mila a 40mila euro e per la zona svantaggiata di montagna da 30mila a 50mila euro (vedi Terra e Vita).