Un ringraziamento che è soprattutto un promemoria.
I tre EuroParlamentari Paolo De Castro, Irène Tolleret e Anne Sander scrivono al Commissario Europeo alla Salute, la cipriota Stella Kyriakides per ricordare l’importanza della partita delle Tea Tecnologie di evoluzione assistita (o Nbt, new breeding technique) per l’agricoltura europea.
Una comunicazione è imminente
«Innanzitutto – si legge nella missiva -, in qualità di membri della commissione per
l'agricoltura al Parlamento europeo, vorremmo congratularci con voi per la decisione di presentare una comunicazione sulle tecniche innovative di breeding nel 2021».
La Commissaria si era infatti espressa sin dall’inizio del 2020 in favore dello sblocco di queste biotecnologie di precisione, attualmente penalizzate da un’interpretazione che le accomuna agli ogm dal punto di vista normativo, in relazione anche agli obiettivi dichiarati dal Green Deal e dalla strategia From Farm to Fork.
Stop all’agri-bashing
«Siamo pienamente consapevoli – dichiarano gli Eurodeputati - della necessità di
promuovere la conversione degli agricoltori verso pratiche più rispettose dell'ambiente, al fine di rafforzare il loro contributo al raggiungimento dell'obiettivo di neutralità del Green Deal».
I tre ricordano come gli agricoltori abbiano già fatto molta strada grazie alle riforme della PAC, sebbene la loro immagine continui a essere danneggiata dal persistente fenomeno dell'agri-bashing, (ovvero la denigrazione mediatica della figura dell’agricoltore).
Green deal e il rischio di perdere in resa
«L'attuazione del Green Deal – ricordano - può portare a perdite significative di produttività e reddito per gli agricoltori negli anni a venire a causa dei nuovi obiettivi dell'UE in termini di riduzione dei prodotti chimici e dei terreni agricoli».
«Tuttavia, in combinazione con lo sviluppo dell'agricoltura digitale, tecniche di allevamento innovative e più sostenibili potrebbero aiutare gli agricoltori a compiere la transizione ambientale evitando forti conseguenze economiche che possono derivare dagli obiettivi fissati nelle strategie Farm to Fork e Biodiversità».
Competitività da non sacrificare
De Castro, Tolleret e Sander credono che si possa fare di più per soddisfare le esigenze della società.
«Tuttavia, il bilancio dell'Ue dedicato all'agricoltura è rimasto fermo e questa situazione potrebbe tradursi in ulteriori perdite di competitività per gli agricoltori europei».
Occhi aperti sull’innovazione
La missiva alla Commissaria ricorda come la modernizzazione sia un obiettivo trasversale importante nella nuova riforma della PAC, «ma non può essere raggiunta se l'UE chiude un occhio sull'innovazione e, più precisamente, sull'applicazione di nuove tecniche per migliorare la resilienza delle colture».
Nessun rischio per l’Efsa
Le Tea sarebbero secondo gli scriventi uno strumento efficace. «L'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha appena valutato che alcuni nuovi metodi non presentano più rischi rispetto all'allevamento convenzionale».
«Gli esperti hanno evidenziato i vantaggi di queste tecniche in quanto possono rafforzare la resilienza delle piante contro la siccità e le malattie. In questo modo, consentirebbero agli agricoltori di ridurre il volume degli input agricoli e, quindi, accelerare la loro transizione ambientale».
La voce degli scienziati
I tre mittenti concludono sottolineando la necessità di ascoltare la voce degli scienziati di tutto il mondo. «L'Unione europea dovrebbe essere in prima linea nell'innovazione per affrontare il cambiamento climatico. Alcuni importanti partner commerciali dell'UE hanno già compiuto passi significativi in questa direzione e in futuro i produttori europei dovrebbero competere a condizioni diseguali con i produttori di paesi terzi».
«Riteniamo che l'Unione europea debba guidare la corsa all'innovazione e dovrebbe stabilire un quadro per garantire la certezza del diritto nel campo delle tecniche di allevamento innovative».
Il messaggio è chiaro, ora non resta che aspettare la risposta della Commissaria.
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