Coldiretti: «La transizione agroecologica porta un milione di posti di lavoro in più»

Ettore Prandini nel corso dell'Assemblea Coldiretti
Assemblea della Coldiretti in un momento chiave per il premier Conte, in collegamento streaming nel bel mezzo di una crisi di Governo. Ettore Prandini: «Il Recovery Plan rappresenta un’occasione unica per riequilibrare la distribuzione dei fondi europei e per dimezzare la dipendenza alimentare dall’estero». E il Presidente del Consiglio assicura: «Il piano di resistenza e resilienza sarà condiviso».

«Il comparto agroalimentare garantirà un milione di posti di lavoro green nei prossimi 10 anni con la decisa svolta verso la transizione ecologica e il digitale come previsto dal piano nazionale di ripresa e resilienza #NextGenerationItalia».

È l'obiettivo dei progetti elaborati da Coldiretti e annunciati dal presidente nazionale Ettore Prandini in occasione dell'assemblea nazionale “l'Italia riparte dagli eroi del cibo” che si è tenuta questa mattina in diretta streaming.

Un appuntamento decisamente al centro dell’interesse dell’intero Paese, vista l’improvvisa crisi di Governo, poi rientrata.  Il palco virtuale degli interventi era infatti impreziosito dalla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro delle Politiche europee Vincenzo Amendola. All'Assemblea sono giunti i messaggi di Papa Francesco e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Al Premier un augurio di resilienza

Ricostruiamo, grazie anche all’agenzia Agrapress, gli interventi di una giornata significativa in cui il Governo e in particolare Conte hanno ricevuto il pieno sostegno dell'organizzazione per la loro politica. «Buona parte delle proposte fatte agli Stati Generali da Coldiretti sono state recepite grazie in particolare al ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli - ha detto fra l'altro il presidente Prandini».

Il Segretario Generale Vincenzo Gesmundo, che ha aperto l'incontro, ha pronunciato parole di grande stima nei confronti di Conte definendolo «un presidente agricolo perchè splendidamente resiliente proprio come lo è la Coldiretti».

Il Presidente del Consiglio, che ha concluso con un lungo intervento l'assemblea, ha ringraziato di queste parole il segretario generale rammentando la sua infanzia rurale e sostenendo che ogni politico che si rispetti dovrebbe rimanere radicato nella terra. «Quest'anno più che mai – ha riferito il Premier - il ruolo della filiera agroalimentare, di cui Coldiretti è un asse portante, è stato decisivo anche nel garantire la sovranità alimentare». «L'agricoltura – ha ricordato Conte - è un asse portante del Recovery plan che verrà utilizzato per accompagnare la filiera agricola sulla strada della riconversione a partire dai progetti dell'agricoltura 4.0».

Il Recovery plan sarà condiviso

Il premier ha definito comprensibili le preoccupazioni per la gestione del Recovery plan «ma - ha assicurato - non è nostra intenzione gestirlo in modo padronale».

Conte ha parlato della prossima presidenza del G20 ricordando che la sostenibilità ambientale è la linea guida attorno alla quale si muoveranno le iniziative ed ha fatto riferimento al negoziato sulla Brexit per assicurare che esiste in Europa la massima unità d’intenti tra gli Stati Membri affinchè l'accordo assicuri la parità di condizioni.

«Il Regno Unito non può diventare il porto franco per il falso made in Italy".

Il Premier Giuseppe Conte in videocollegamento da Palazzo Chigi

Sia Conte che Amendola hanno assicurato il massimo sostegno del governo alla battaglia contro il Nutriscore, l’etichetta nutrizionale a semaforo voluta dalla Francia e sostenuta dai Paesi del nord Europa. Il Presidente del Consiglio si è definito «risoluto a sostenere la difesa dei marchi italiani in tutte le sedi». Il capo del governo ha invitato tutti i cittadini italiani a acquistare anche per Natale i prodotti italiani per sostenere gli agricoltori e ha assicurato l’impegno del Governo a rendere il settore agricolo più forte.

Prandini ha rimarcato come anche l'agricoltura abbia sofferto per gli effetti della pandemia ma abbia saputo affrontarla ricordando, come già abbiamo scritto, ai due esponenti di Governo quanto l'agricoltura stia dando in termini di contributo all'occupazione ed ha sottolineato che l'obiettivo dell'organizzazione è dimezzare nell'arco di 10 anni le importazioni con il progetto infrastrutturale Cai-Bonifiche ferraresi.

Prandini ha ringraziato anche la Ministra della Politiche agricole Teresa Bellanova per ciò che sta facendo a Bruxelles ed ha parlato di alcuni progetti tra cui quello della piantumazione delle città più piccole e delle aree interne con 50 milioni di alberi autoctoni. In più ha annunciato che nelle prossime settimane sarà presentato un progetto mondiale di tracciabilità di filiera.

Un’occasione da non perdere per la crescita sostenibile del Paese

Il Recovery Plan è secondo Prandini un’occasione da non perdere per la crescita sostenibile del Paese.

«Digitalizzazione, foreste urbane per mitigare l'inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l'acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà, dai cereali all'allevamento fino all'olio di oliva» Sono alcuni dei progetti strategici elencati da Prandini elaborati dalla Coldiretti per la crescita sostenibile del Paese.

«Dobbiamo ripartire dai nostri punti di forza – ha raccomandato il Presidente -. L'Italia è prima in Europa per qualità e sicurezza alimentare ed è possibile investire per dimezzare la dipendenza alimentare dall'estero e creare un milione di posti di lavoro nei prossimi 10 anni».

Il recovery plan rappresenta per Prandini un'occasione imperdibile per superare lo storico squilibrio nella distribuzione dei fondi europei che ha sempre penalizzato gli agricoltori italiani e per superare gli ostacoli alla competitività delle produzioni agroalimentari nazionali rispetto ai concorrenti stranieri.

«I fondi europei vanno utilizzati per finanziare progetti strategici superando i limiti alla capacità di investimento nel comparto agricolo per portare benefici all'intero sistema paese con un impegno strategico di lungo periodo».

Vincenzo Gesmundo e Ettore Prandini

La transizione verde parte dalla tutela della risorsa acqua

Il progetto della Coldiretti sulle risorse idriche del futuro punta alla transizione verde con una serie di bacini per la raccolta dell'acqua in modo da diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell'italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell'Ue per il 2030.

«Con questo progetto – ha spiegato Prandini -si punta a realizzare 6.000 invasi in aziende agricole per un volume totale di stoccaggio di 30 milioni di metri cubi, 4.000 grandi invasi interaziendali, consortili o pubblici, 10.000 nuovi impianti irrigui per un risparmio d'acqua di almeno il 30% e strutture medio piccole per la produzione idroelettrica»

Un progetto che Coldiretti condivide con Anbi, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti.

Connettività per recuperare le aree interne

«Sul fronte della digitalizzazione Coldiretti punta a interventi per la transizione 4.0 dei territori con difficoltà di connessione diffondendo tecnologie dell'innovazione Iot (internet of things) e agricoltura di precisione». Il miglioramento della connessione può migliorare la vivibilità dei piccoli comuni e borghi rurali con la possibilità di accesso ai servizi digitali. Una rinnovata connettività che secondo Prandini è la chiave anche per recuperare le terre abbandonate o incolte delle aree interne.

«Per questo Coldiretti ha siglato con Tim e Bonifiche ferraresi un accordo per portare la banda ultralarga nelle aziende grazie alla rete dei Consorzi agrari d'Italia (Cai) accelerando la transizione digitale dell'agroalimentare made in Italy».

Progetti di sostenibilità

Sul fronte della sostenibilità Coldiretti punta a tutelare la fertilità dei suoli grazie a sistemi di supporto alle decisioni e all'ausilio di una piattaforma di big data in grado di favorire tecniche di agricoltura di precisione almeno sul 10% del territorio nazionale.

Decisivo in questo senso anche il progetto che punta allo sviluppo di una filiera italiana della chimica verde. «Il progetto valorizza gli investimenti fatti in Italia dal settore biochemicals, per la realizzazione e riconversione in nuove tecnologie di impianti, spesso collocati in zone ad alto livello di deindustrializzazione».

Un impegno che si concretizza anche nell'obiettivo di piantare in Italia 50 milioni di alberi nell'arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane per favorire una stretta connessione ecologica tra città e campagna.

Una proposta che è stata formulata da Coldiretti assieme a Federforeste nel progetto “Bosco vivo e foreste urbane”.

Almeno un impianto per il latte in polvere

Secondo Coldiretti la transizione digitale, la tracciabilità e la qualità dei prodotti sono scelte strategiche per rispondere alle politiche comunitarie Form Farm to Fork.

Un impegno che non trascura la zootecnia, con un progetto che prevede la realizzazione di almeno un impianto di produzione del latte in polvere che consenta di togliere dal mercato, nei momenti di esubero, ingenti quantitativi di latte proveniente da una filiera nazionale di oltre 700 allevatori che coinvolge migliaia di addetti al fine di calmierare l'andamento dei prezzi e ridurre gli sprechi, rendendo il sistema più resiliente e sostenibile.


Crack da 30mld per la spesa alimentare:
«A Natale #mangiaitaliano»

«Nel 2020 dell'emergenza Covid con il Natale magro sale a oltre 30 miliardi il drammatico crack della spesa alimentare degli italiani con un crollo del 12% rispetto allo scorso anno».

Lo stima Coldiretti sulla base del report "Covid, la sfida del cibo" realizzato da Coldiretti/ Fondazione Divulga in occasione dell'assemblea.

Da cui emerge che il maggior tempo trascorso a casa a cucinare ha determinato un aumento della spesa alimentare domestica (+7%) che però non compensa il crollo nella ristorazione che ha praticamente dimezzato il volume di affari (- 48%).

«Si tratta di una drastica riduzione dell'attività che pesa sulla vendita di molti prodotti, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco, mentre in alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale in termini economici».

Una situazione di sofferenza che porterà a fine anno ad una perdita di fatturato per la filiera agroalimentare di oltre 9,6 miliardi solo per i mancati acquisti in cibi e bevande da parte della ristorazione, E a questo si aggiunge la crisi drammatica del settore florovivaistico made in italy che ha pagato un conto da oltre 1,5 miliardi di euro per le perdite causate della pandemia per i limiti a matrimoni, eventi e cerimonie, con la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro, dai vivai ai negozi.

«In difficoltà anche l'agriturismo in cui si stima un calo di almeno il 65% del fatturato annuale tra chiusure forzate, limiti e assenza di ospiti stranieri». «Insostenibile è anche la situazione di mercato per l'allevamento italiano per effetto del crollo dei prezzi all’origine a sostegno dei quali occorre al più presto intervenire per non arrivare alla chiusura».

«Per questo – ha sottolineato Prandini - in questi giorni di festa chiediamo agli italiani di sostenere il consumo di prodotti alimentari made in italy per aiutare l'economia, il lavoro ed il territorio nazionale in questo momento di difficoltà». Il Presidente ha quindi ringraziato tutti coloro che, dall'industria ai negozi e supermercati, stanno aderendo alla campagna della coldiretti #mangiaitaliano.

Coldiretti: «La transizione agroecologica porta un milione di posti di lavoro in più» - Ultima modifica: 2020-12-16T01:19:03+01:00 da Lorenzo Tosi

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