Sono 624 i terreni messi a disposizione da Ismea con la quarta edizione della Banca delle terre agricole. Il portale per inoltrare le manifestazioni d'interesse è attivo dalle 12 del 9 giugno. La superficie totale è di oltre 16mila ettari. Un portafoglio nettamente orientato nella parte meridionale della penisola. Il 74% degli appezzamenti è al Sud (oltre un terzo del totale si trova in Sicilia). Il 17% al Centro e il restante 9% al Nord. A disposizione ci sono 89 terreni di oltre 50 ha per un totale di 8.384 ha, 299 terreni tra 10-50 (6.529 ha), e 236 terreni con superficie inferiore a 10, in totale 1.496 ettari.
Circa 26 gli ettari di estensione media dei terreni messi in vendita dalla banca delle terre. L'estensione media delle aziende agricole italiane è di 8,6 ettari. La banca è alimentata con le operazioni fondiarie eseguite da Ismea. Nelle tre edizioni precedenti, a partire dal 2017, l'istituto di Viale Liegi ha assegnato 530 terreni ad altrettanti imprenditori agricoli, per una superficie di 15.478 ettari.
Novità orientate alla semplificazione
Dall'edizione di quest'anno sono state introdotte alcune novità. Allungato da 60 a 90 giorni il tempo per presentare le manifestazioni d'interesse e aggiunta la possibilità da parte degli interessati di fare una quarta offerta a valore libero (anche al ribasso, con un valore minimo al di sotto del quale la vendita non può avere luogo fissato nella misura del 35% del valore a base d'asta). Rimane invece confermato il ribasso del 25% del prezzo a base d'asta per i terreni al secondo e terzo tentativo. Ci sarà tempo fino al 7 settembre per presentare le domande per l'acquisto di uno o più terreni.
L'iniziativa tende a favorire l'ingresso dei giovani nel settore primario attraverso alcune facilitazioni. Ai giovani imprenditori agricoli under 41 è concessa la possibilità di pagare il prezzo del terreno (fino al 100% del valore a base d'asta) ratealmente, con rate semestrali o annuali, per un periodo massimo di 30 anni.
«Da questa edizione abbiamo semplificato al massimo la modulistica per limitare la possibilità di fare errori da parte degli imprenditori agricoli interessati – ha detto la direttrice generale di Ismea Maria Chiara Zaganelli –. Così si abbassa il rischio di vedersi rifiutate le domande. Anche la navigazione sul sito è molto semplice».
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