Gli stress ambientali. Gli stress abiotici sono definiti come condizioni ambientali che riducono la crescita e la resa delle colture al di sotto dei livelli ottimali (Cramer et al., 2011). Essi sono riconducibili sostanzialmente a salinità, sbalzi termici, alte e basse temperature, carenza o eccesso di luce, siccità o surplus idrico.
Questi fattori alterano la concentrazione dei soluti all’interno delle cellule della pianta, danneggiandone i tessuti (stress osmotico). Gli stress abiotici provocano inoltre la denaturazione di proteine e lipidi, che perdono la loro struttura e funzionalità. Il danno si traduce in arresti di crescita, colatura fiorale, cascola di frutti e deperimenti qualitativi. Nei casi più gravi si può verificare la morte della pianta.
Lo stress metabolico. Oltre agli stress ambientali, esiste un ulteriore fattore di rischio per gli impianti ortofrutticoli, definibile come stress metabolico. Questa condizione di difficoltà si manifesta nella pianta durante particolari momenti del ciclo produttivo, caratterizzati da un elevato dispendio di energia e risorse nutritive. Ne sono un esempio l’attecchimento, la fioritura e l’allegagione.
Altrettanto frequente è il disagio fisiologico dovuto ad una elevata carica di frutti, che sottopone la pianta ad un pesante “sforzo”. Lo stress metabolico consiste quindi nel rallentamento -o nel totale blocco- dei processi chimici e fisici primari, legati alla crescita ed alla riproduzione della pianta. Tale condizione esprime pesanti ripercussioni sul raccolto in termini di produzione e qualità, impendendo agli impianti di esprimere la massima rendita.
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I benefici delle alghe
Gli estratti di alcune alghe possiedono spiccate proprietà biostimolanti, dovute principalmente alla presenza intracellulare di fitormoni, betaine, polisaccaridi, polifenoli e altre molecole organiche. Questi biopromotori naturali inducono una serie di risposte positive nelle piante, favorendo la crescita vegetativa, la fioritura, l’allegagione, la crescita dei frutti ed il miglioramento delle caratteristiche organolettiche della produzione.
A livello fisiologico, inoltre, gli estratti di alghe contribuiscono a mantenere il turgore cellulare ed attivano i processi deputati alla difesa dagli stress. Queste proprietà fanno delle alghe un potente alleato dei produttori ortofrutticoli contro le avversità ambientali e gli arresti di crescita dovuti a sovraccarico metabolico.
Un estratto superconcentrato
Il processo estrattivo con cui si ottengono i prodotti a base d’alga è fondamentale nel definirne le proprietà finali. Fino a tempi recenti, i processi produttivi sfruttavano esclusivamente l’azione di prodotti chimici o elevate temperature, che tuttavia alteravano la funzionalità dei fitoingredienti attivi presenti nelle alghe (perdendo efficacia sul campo).
Oggi, grazie alla ricerca applicata alla nutrizione vegetale, gli agricoltori possono contare sui vantaggi di un estratto di alga di nuova generazione: più denso di fitoingredienti attivi e più efficace.
Crema di alghe
Cremalga è un biostimolante sotto forma di crema di alghe superconcentrata. Questo formulato, lanciato da Biolchim, combina le proprietà di 3 diverse alghe (Ascophyllum, Ecklonia e Macrocystis) con l’attività di stimolazione del metabolismo degli aminoacidi vegetali con cui è arricchito. Sfruttando un sistema di estrazione a freddo con ultrasuoni, Cremalga apporta un ricco complesso di biopromotori naturali di crescita dal valore biologico inalterato.
Le betaine e i polisaccaridi contenuti nel prodotto, favoriscono il superamento delle avversità ambientali (stress termico, idrico, salino, luminoso) e supportano la pianta nelle fasi di elevato carico metabolico.
Grazie alle proprietà auxino-simili, citochinino-simili e gibberellino-simili delle tre alghe, Cremalga ottimizza inoltre il bilancio ormonale nei tessuti e stimola la divisione e distensione cellulare. Si ottengono così produzioni più abbondanti e di maggior valore organolettico.
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