Deregulation in vista per le indicazioni geografiche europee?
Entro il primo trimestre del 2022 è attesa infatti la pubblicazione di una revisione della politica delle indicazioni geografiche che potrebbe prevedere la cessione da parte della Commissione Ue di parte delle sue competenze in materia a vantaggio dell'ufficio per la proprietà intellettuale dell'Ue (Euipo) con sede ad Alicante (Spagna).
Le preoccupazioni di De Castro
Un cambio di rotta che solleva le preoccupazioni di Paolo De Castro
«Le voci che stanno arrivando su questa proposta non vanno nella direzione che speravamo». Il commento dell’Europarlamentare italiano è stato raccolto da Euractiv nel corso di una seduta della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo.
Secondo De Castro l'abbandono di un sistema incentrato sui collegamenti con le regioni geografiche europee porterebbe ad un "approccio a marchio" molto lontano dall’idea che l’Europa ha sempre sostenuto riguardo alla tutela dalla tipicità agroalimentare. «Abbiamo un sistema che funziona, non vogliamo una proposta che sconvolga l'attuale serie di regole, piuttosto servirebbe più protezione per le indicazioni geografiche».
Sulla stessa linea l'Eurodeputata francese Anne Sander: «Non stiamo parlando di marchi di fabbrica ma di Secondo il media digitale europeo il tentativo della commissione di rafforzare, modernizzare, razionalizzare e far rispettare meglio le ig per i prodotti agroalimentari fa parte di un più ampio piano d'azione sulla proprietà intellettuale a sostegno della ripresa e della resilienza dell'Ue.
Le rassicurazioni da Alicante
Come nomi di prodotto, le ig sono incluse nel sistema Ue dei diritti di proprietà intellettuale che le protegge sul piano giuridico dall'imitazione e dall'uso improprio. Euipo collabora già con la Commissione sulla questione. Julio Laporta, capo della comunicazione dell'Euipo, non ha commentato le voci su un ruolo accresciuto dell'ufficio nel trattare con le Ig ma ha evidenziato che Euipo è disposto ad aiutare la Commissione in questa attività.