Il Ministero delle Politiche agricole ha pubblicato il 22 aprile l'avviso con le istruzioni per la presentazione delle domande relative al V Bando dedicato ai contratti di filiera del settore agroalimentare, come da decreto firmato dal Ministro Stefano Patuanelli lo scorso dicembre. Si tratta di una delle misure previste dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con cui sono stati stanziati 1,2 miliardi di euro, di cui 380 milioni utilizzati per lo scorrimento della graduatoria precedente e 300 milioni destinati al metodo biologico.
Sul sito del Ministero, a questo link, tutte le modalità e le forme per la presentazione delle domande, con i relativi allegati e le modalità di erogazione delle agevolazioni.
LE DOMANDE A PARTIRE DAL 23 MAGGIO 2022
Le domande di accesso potranno essere presentate entro 90 giorni a partire dal 23 maggio, quando dovrà essere operativa la piattaforma web dedicata. I contributi sono rivolti a imprese, anche in forma associata, cooperative, consorzi e reti di impresa del settore agricolo e agroalimentare. Rientrano anche le organizzazioni di produttori e le loro associazioni, comprese anche società miste dove il capitale sociale sia almeno al 51% di imprenditori agricoli.
ACCORDO DI FILIERA IN AMBITO MULTIREGIONALE
Per beneficiare dell’agevolazione le imprese dovranno aver sottoscritto un accordo di filiera, in ambito territoriale multiregionale, finalizzato alla realizzazione di un programma integrato a carattere interprofessionale ed avente rilevanza nazionale. L’importo totale dei costi ammissibili riconducibile ad una sola regione non può superare l’85% del totale dei costi ammissibili del contratto. Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto capitale e del finanziamento agevolato, subordinate alla concessione di un finanziamento bancario.
PROGETTI DA 4 A 50 MILIONI DI EURO
L'ammontare dei progetti ammissibili va da 4 a 50 milioni di euro. Sono ammessi investimenti in attività materiali e immateriali connesse alla produzione agricola, investimenti per la trasformazione dei prodotti e la loro commercializzazione, per l’adesione a regimi di qualità, per l’organizzazione e la partecipazione a concorsi e fiere, per progetti di ricerca e sviluppo e promozione. Gli investimenti dovranno essere conclusi non oltre il secondo trimestre del 2026, nei tempi previsti, dunque, dal PNRR. Con successivi avvisi verranno destinate le ulteriori risorse ai distretti del cibo, al settore ittico e a quello forestale.
GLI OBIETTIVI: DALLA SOSTENIBILITA' ALL'ENERGIA RINNOVABILE
Gli obiettivi che si punta a raggiungere con i contratti di filiera riguardano la maggiore sostenibilità del comparto primario nazionale, la riduzione nell’utilizzo di fitofarmaci, antimicrobici, fertilizzanti di sintesi; il potenziamento dell’agricoltura biologica e la lotta contro la perdita di biodiversità. Ci si propone inoltre di migliorare il benessere degli animali, garantire il contributo agli obiettivi climatico-ambientali, migliorare la distribuzione del valore lungo le diverse fasi della catena, sviluppare la produzione di energia rinnovabile e l’efficienza energetica, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, ridurre le perdite e gli sprechi alimentari.
RISPOSTA DEL MINISTRO PATUANELLI AL QUESTION TIME
Le informazioni sono state rilanciate dalla deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in commissione Agricoltura e prima firmataria del question time con cui si chiedeva l’emanazione dell’Avviso. "Ringraziamo il ministro Patuanelli - ha dichiarato la Gargagli - per aver accolto con la massima celerità la richiesta di dare una accelerata alle procedure. Le imprese agricole, infatti, attendono la distribuzione di questi fondi per poter investire e creare valore aggiunto, redditività, occupazione lungo le singole filiere”.