Grano duro, in Sicilia nasce un distretto per aggregare la filiera

grano duro
Patto sottoscritto da 65 aziende della filiera cerealicola siciliana che impiegano 461 addetti e producono un fatturato di circa 170 milioni di euro

Rafforzare l’aggregazione, la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione di nuova e migliore occupazione e la crescita delle imprese che operano nel settore cerealicolo. Con questi scopi è nato il “Distretto Produttivo Cereali Sicilia”, che è ancora nella fase embrionale ma che ha avuto già il via libera da parte dell’assessorato regionale alle Attività produttive con l’”ammissibilità del Patto di Sviluppo”. Il patto è stato già sottoscritto 65 aziende della filiera cerealicola siciliana, per un totale di 461 addetti e un fatturato globale di circa 170 milioni di euro. Tredici sono le aziende leader e tre gli enti: la società di gestione del Gal Madonie, la società di sviluppo territoriale Sosvima e il Consorzio di ricerca Gian Pietro Ballatore. Proprio quest’ultimo fa e ha fatto da “collante”.

Il Consorzio di ricerca è, infatti, già punto di riferimento in specifici processi di valorizzazione della filiera regionale dei cereali (Commissione sementi grani antichi, Comitato tecnico scientifico marchio Qualità Sicura, solo per citarne alcuni). A facilitare il ruolo anche il fatto che si tratta di un soggetto “terzo”, privo cioè di interessi economici nel comparto, che allo stesso tempo è dotato di buona reputazione e rapporti “scientifici” consolidati con gran parte delle strutture aderenti.

Obiettivo Igp

Il distretto si occuperà anche della valorizzazione territoriale e dell’affermazione del brand “Sicilia” al fine di valorizzare le produzioni certificate della filiera cerealicola ovvero il biologico, i grani antichi, quelle che hanno ottenuto il marchio Qualità Sicura garantita dalla Regione Siciliana. Tra le prime azioni che il Distretto Cereali di Sicilia, non appena formalmente costituito e riconosciuto (la domanda va presentata tra il 1 e il 31 gennaio di ciascun anno) si è prefissato di realizzare, c’è la richiesta di riconoscimento del marchio Igp per la pasta di grano duro siciliano.

La sede legale è ad Assoro, in provincia di Enna, nel cuore della Sicilia dove fa perno la coltura dei cereali e dove si trova anche un'importante realtà industriale in forma cooperativa che si occupa della trasformazione dei cereali siciliani (Pandittatino). Il distretto ha posto i propri uffici operativi a Palermo (via Libertà 203), nell’edificio dove ha sede il Consorzio di Ricerca Gian Pietro Ballatore.

Il presidente in pectore è Giuseppe Russo, ricercatore del Consorzio Gian Pietro Ballatore, che già ha firmato la domanda di riconoscimento come rappresentante del distretto. L’ufficialità della elezione arriverà dopo l’insedimento degli organismi. «La governance del distretto - spiega Russo - verrà esercitata da un comitato direttivo composto da dieci soggetti, ciascuno presente in rappresentanza delle diverse categorie aderenti, ovvero la produzione primaria (agricoltori), lo stoccaggio, la molitura artigianale, quella industriale, i sementieri, i pastai (sia della pasta fresca artigianale che della pasta secca), i produttori di pasta secca industriali e quelli artigianali, le strutture che realizzano prodotti da forno e i commercianti di pasta all’ingrosso».

Poi, nella consapevolezza che molti altri operatori della filiera sono interessati a partecipare al distretto ma non hanno fatto in tempo ad aderire, un messaggio tranquillizzante: «Il Distretto Cereali Sicilia sarà inclusivo nei confronti di tutti i soggetti che operano a vario titolo all’interno della filiera e per la filiera che chiederanno di aderire - dice Russo - e a chiunque voglia fare parte del distretto chiediamo, comunque, di condividere sinceramente la carta dei valori del grano siciliano a cui stiamo già lavorando in maniera collettiva con tutti gli attori presenti nel distretto».

Fallito il primo tentativo di aggregazione

Il mondo cerealicolo e la filiera del grano duro, in particolare, non è nuovo a esperienze del genere. Il “Distretto Produttivo Cereali Sicilia” è il secondo tentativo di aggregare la filiera dei cereali in uno strumento capace di pensare lo sviluppo del comparto in una logica di rete, intercettando, se e quando possibile, anche finanziamenti pubblici. Il primo distretto dei cereali riconosciuto in Sicilia si chiamava “Distretto Unico Regionale Cereali SWB”. Ottenne il riconoscimento nel 2008 poi rinnovato nel 2011 e successivamente prorogato fino al 2016. Poi l’alleanza si sciolse come neve al sole. Ora gran parte dei soggetti che avevano aderito al primo sono passati nel nuovo soggetto. Non poteva essere altrimenti: le norme, infatti, non consentono la coesistenza di più soggetti riconosciuti operanti nel medesimo comparto produttivo e nel medesimo ambito territoriale, in questo caso la regione.

Grano duro, in Sicilia nasce un distretto per aggregare la filiera - Ultima modifica: 2023-11-21T12:58:51+01:00 da Simone Martarello

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