Il Ministero della Sovranità alimentare riconosce l’eccezionalità degli eventi calamitosi e della grave siccità registrati in Campania dal 1° maggio al 30 settembre.
Ma invalida la delibera di Giunta licenziata dall’esecutivo De Luca in merito all’appostamento di oltre 6 milioni di euro per ristorare le gravi perdite dele aziende agricole in provincia di Avellino a causa delle grandinate e alluvioni che si sono verificate lo scorso agosto, «in quanto soggette a polizza assicurativa».
Il Ministero riconosce la declaratoria di siccità
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto 7 settembre 2022 il Ministero accogliere la proposta della Regione Campania di attivazione degli interventi compensativi del Fondo di Solidarietà Nazionale nelle aree colpite per i danni alle produzioni vegetali.
Alla luce dell’articolo 13 del decreto legge 9 agosto 2022, citato nella narrativa del decreto e che prevede il sostegno alle imprese danneggiate dalla siccità, si richiama l’eccezionalità dell’evento registrato in Campania a partire dal mese di maggio 2022. Al verificarsi dell'evento le imprese non beneficiavano della copertura recata da polizze assicurative a fronte del rischio siccità. Esaminata la proposta della Regione Campania di declaratoria degli eventi avversi, per l'applicazione nei territori danneggiati delle provvidenze del Fondo di Solidarietà nazionale, il Ministero riconosce la siccità dal 1° maggio 2022 al 30 settembre 2022 nelle Provincie di Salerno, nella Città Metropolitana di Napoli, per Benevento e Avellino.
I Comuni coinvolti
Nel salernitano le provvidenze sono estese al comune di Corleto Monforte. Nella provincia di Benevento, i comuni coinvolti sono Apice, Baselice, Buonalbergo, Castelfranco in Miscano, Castelvetere in Val Fortore, Foiano di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio la Molara, San Marco dei Cavoti, Campolattaro, Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Morcone, Reino, Santa Croce del Sannio, Sassinoro. In provincia di Avellino i comuni coinvolti sono Aiello del Sabato, Altavilla Irpina, Atripalda, Avella, Avellino, Baiano, Capriglia Irpina, Contrada, Domicella, Forino, Grottolella, Lauro, Manocalzati, Marzano di Nola, Mercogliano, Monteforte Irpino, Montefredane, Montemiletto, Montoro, Moschiano, Mugnano del Cardinale, Ospedaletto d'Alpinolo, Pago del Vallo di Lauro, Prata di Principato Ultra, Quadrelle, Quindici, San Michele di Serino, Serino, Sperone, Summonte, Taurano.
Respinti i ristori per la grandine e l'alluvione in Irpinia
Il Ministero dell’agricoltura respinge la richiesta della Regione Campania di attingere al fondo di solidarietà nazionale per ristorare gli agricoltori che hanno subito ingenti danni a causa delle grandinate e alluvioni nell’agosto scorso.
Con una nota trasmessa all’assessorato all’agricoltura regionale, la direttrice generale del dipartimento ministeriale Simona Angelini specifica che i danni causati alle produzioni agricole dalle grandinate rientrano tra le avversità assicurabili con polizze agevolate, quindi le centinaia di domande presentate ai comuni irpini, tra cui Torella dei Lombardi, Castelfranci, Paternopoli, Montemarano, San mango sul calore, Venticano e Torre le Nocelle potrebbero non avere risposta.
Gli interventi compensativi possono essere attivati esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel Piano di gestione dei rischi in agricoltura. Ma gli agricoltori e le aziende agricole che stipulano polizze assicurative sono davvero poche, e gli imprenditori agricoli rischiano di non avere risarcimenti e con un raccolto diminuito del 60%, andato distrutto con gli eventi alluvionali. Il danno quantificato dalla regione è di circa 7 milioni di euro, si apre così un punto interrogativo per le aziende.