Nella gestione del vigneto la fertilizzazione gioca un ruolo strategico, agendo direttamente sullo sviluppo vegetativo, sull’allegagione, sulla crescita e la maturazione degli acini, nonché sulla qualità finale della produzione. L’azoto, in particolare, presente nelle bacche alla vendemmia rappresenta un importante fattore della qualità della produzione. Alcune forme azotate (Apa, azoto prontamente disponibile, come N-ammoniacale e amminoacidi) costituiscono infatti un substrato fondamentale per lo sviluppo dei lieviti e la formazione degli aromi. Le concimazioni azotate in vigneto sono dunque in grado di influire sulla quota di Apa nelle bacche, rappresentando uno strumento importante per il controllo della fermentazione e della qualità finale del vino.
L’importanza del miglioramento degli indici Apa nei mosti per la produzione di vini di qualità ce la spiegano l’enologo e l’agronomo della cantina Mastroberardino ad Atripalda (Avellino) insieme al titolare Piero Mastroberardino.
I vini di qualità si producono in campo
«L’Irpinia è una terra con valori radicati nella viticoltura e che è rimasta fedele ai vitigni classici: Fiano, Greco Aglianico e sulle sue grandi denominazioni, in particolare le tre Docg che sono il Taurasi, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo. Vini di pregio che produciamo da dieci generazioni» spiega Piero Mastroberardino.
Dietro ai grandi vini di pregio c’è sempre un sapiente lavoro che parte dal vigneto e si conclude in cantina. «Un mio vecchio maestro di enologia, all’inizio degli anni ’90, diceva che il consumatore “beve con il naso” – racconta Massimo Di Renzo, enologo della cantina Mastroberardino -, proprio per sottolineare l’importanza degli aspetti olfattivi del vino. Ma per produrre vini aromatici è fondamentale conoscere tutti gli amminoacidi precursori e agire in campo per aumentarne il contenuto nelle uve ed esaltare le caratteristiche sensoriali».
Superare gli stress e produrre uve di qualità
«Negli ultimi anni abbiamo osservato che in seguito ai cambiamenti climatici i vigneti entrano più facilmente in condizioni di stress. Per questa ragione ci siamo interrogati su cosa si potesse fare sia a livello di tecniche di coltivazione sia a livello di fertilizzazione per aiutare le piante ad affrontare gli stress ambientali – spiega Antonio Capone, agronomo dell’azienda vitivinicola -. Abbiamo visto che l’azoto è un elemento estremamente importante per consentire alla pianta di superare momenti di stress e produrre uve di elevata qualità organolettica e in grado di raggiungere il massimo obiettivo enologico in cantina. Da qui è nata la collaborazione con Cifo per aumentare il contenuto di Apa (azoto prontamente assimilabile) nelle bacche».
«Per aiutare le piante a superare gli stress generati dal cambiamento climatico e migliorare la qualità dei vini – spiega Francesco Acinapura, sales support Cifo -, abbiamo messo a punto un protocollo di fertilizzazione che prevede l’utilizzo di Macys BC 28, biostimolante a base dell’alga bruna Macrocystis integrifolia, e Actisel, una miscela di microelementi. La Macrocystis supporta il vigneto nelle sue funzioni fisiologiche e metaboliche, aumentando la resistenza agli stress ambientali e fisiologici, e incrementa i livelli di azoto in bacca. L’impiego aggiuntivo di Actisel consente di esaltare ulteriormente il tenore aromatico delle uve, grazie allo speciale complesso costituito da zinco, zolfo, magnesio e manganese “attivati”, che determinano un incremento di fenoli, flavonoidi, tannini ed antocianine negli acini in maturazione
I prodotti
Macys BC 28 è un biostimolante a base dell’alga bruna Macrocystis integrifolia impiegabile anche in agricoltura biologica. Dalla lavorazione dell’alga si ottiene un succo concentrato ricchissimo di sostanze biologicamente attive. Tra queste ricordiamo gli ormoni di crescita naturali; in particolare il formulato ha dimostrato una spiccata azione “hormone-like” di tipo auxinico, con azioni positive sulla radicazione e attecchimento di giovani piantine, ed inoltre sui processi di allegagione e sviluppo frutti nelle fasi centrali del ciclo colturale. L’alga Macrocystis contiene elevati livelli di Vitamina E (Tocoferolo) e polisaccaridi (Laminarine, alginati) con una forte azione anti-stress, in particolare nei confronti della siccità, salinità, e alte temperature estive. Il prodotto inoltre svolge un’azione “anti-senescenza” sulle strutture cellulari dedicate al processo di fotosintesi clorofilliana, migliorando nel tempo lo “stay-green” delle foglie.
Actisel è un concime biologico in polvere idrosolubile, ad elevata purezza, appositamente studiato per migliorare i livelli produttivi, incrementando al contempo il contenuto nutraceutico di frutta e ortaggi. L’applicazione di Actisel, grazie all’elevato contenuto in magnesio e manganese altamente assimilabili, risulta particolarmente vantaggiosa su colture di vite, melo, pero, pesco e agrumi, dove oltre a contrastare in modo efficace l’insorgenza di specifiche fisiopatie come il disseccamento del rachide, la filloptosi e il disseccamento dei rametti apicali, contribuisce a migliorare le caratteristiche qualitative della produzione finale. L’elevato contenuto in zolfo stimola nella pianta la formazione dei composti aromatici tipici delle crucifere (cavoli, broccoli, cavolfiore) e liliacee (aglio e cipolla) incrementandone le caratteristiche qualitative di frutti ed ortaggi. Actisel, inoltre, grazie alla presenza di zinco e selenio organicato con aminoacidi migliora il contenuto di antiossidanti naturali nei raccolti, incrementandone le caratteristiche nutrizionali.