«Dobbiamo guardare in faccia le sfide dell'agricoltura, ma per farlo abbiamo bisogno di una cooperazione più stretta con il settore e questo sarà essenziale per la nuova fase del Green Deal».
Da New York, dove partecipa alla 78ª assemblea Generale delle Nazioni Unite, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha trovato il coraggio di guardare all’effettivo impatto delle misure di sostenibilità volute dal suo esecutivo sull’agricoltura europea.
Digitale e Nbt
In un messaggio video inviato alla conferenza sul futuro dell’agricoltura (“European farmer's deal”) organizzata dal suo partito, il Ppe, ha ammesso che: «troppe volte gli agricoltori sono stati incolpati del cambiamento climatico, mentre sono i custodi della terra e le prime vittime del cambiamento climatico».
Von der Leyen propone quinti l'utilizzo dei dati e delle infrastrutture digitali per aumentare la sostenibilità del settore primario, e di favorire le nuove tecniche di modifica del DNA delle piante, anche per «aiutare i giovani a portare innovazione nel settore agricolo».
Dorfmann: «Agricoltura al centro»
L’europarlamentare italiano Herbert Dorfmann è stato il promotore di questa conferenza: «Abbiamo voluto mettere in evidenza la grande pressione a cui è sottoposto il settore agricolo e, al contempo, ribadire l'importanza cruciale di un approvvigionamento di alimenti interno all'Unione». «Abbiamo gettato le basi di una nuova visione per l'agricoltura europea».
Nel suo discorso sullo stato dell’Unione della scorsa settimana, von der Leyen aveva annunciato il lancio di un “dialogo strategico” sul futuro dell’agricoltura nell’UE inteso a promuovere «più dialogo e meno polarizzazione». A margine della riunione del Consiglio agricolo del 18 settembre in Spagna, molti ministri dell'Agricoltura hanno accolto con grande favore la proposta del presidente della Commissione, nonostante non sia ancora chiaro come si svolgerà esattamente il “dialogo” e in che modo confluirà in qualsiasi legislazione.
Ministri agricoli favorevoli
«In Germania - afferma il ministro dell'Agricoltura tedesco Cem Özdemir in una dichiarazione riportata dal sito Euractiv - abbiamo ottime esperienze in merito». Il riferimento è alla "Commissione sul futuro dell'agricoltura" del Paese, un organismo convocato da Berlino a partire da due anni fa e composto da un'ampia gamma di esperti e parti interessate che elaborano raccomandazioni dettagliate sull’evoluzione del comparto primario.
Giansanti: «Pronti al dialogo strategico»
«Siamo pronti – assicura Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura - a partecipare al “dialogo strategico” sul futuro dell’agricoltura». Giansanti, che è anche vicepresidente del Copa, è intervenuto al Parlamento europeo in rappresentanza delle organizzazioni agricole europee, alla conferenza sull’”European farmer's deal”.
«In questi ultimi anni – evidenzia il presidente - gli agricoltori europei sono sempre stati in prima linea nell'affrontare impatti geopolitici significativi, dovuti alle conseguenze della brexit, all'aumento dei costi energetici e di produzione, all'inflazione, alla crisi covid, alle questioni legate al sostegno del settore agricolo ucraino, gli incendi boschivi o gli sconvolgimenti climatici che stanno influenzando la nostra produzione, raccolto dopo raccolto».
«Per coniugare i 3 pilastri della sostenibilità: economico, ambientale e sociale dobbiamo investire nelle 4F: Food/Feed/Fuels/Fibres».