La Pac 2023-2027 prevede un sostegno accoppiato per alcune produzioni, a cui è destinato il 15% del massimale annuale per i pagamenti diretti, di cui il 2% per le colture proteiche (soia, leguminose da granella e erbai annuali di sole leguminose). In totale, per il quinquennio 2023-2027, i fondi per le diverse misure del sostegno accoppiato ammontano a 524,5 milioni di euro per anno, costituendo così la terza più importante componente del regime dei pagamenti diretti, dopo il sostegno di base (1.679 milioni di euro) e gli ecoschemi (874 milioni di euro). Ma per accedere ai contributi, per alcune colture gli agricoltori dovranno usare seme certificato.
Accoppiato per produzioni vegetali
Per le colture a superfice ritenute strategiche per l’Italia è prevista una dotazione complessiva di 306 milioni di euro l’anno (58,4% del totale), ripartita in due gruppi di misure:
1. colture a superficie;
2. colture a superficie proteiche.
Il plafond di ogni comparto e il pagamento unitario stimato è riportato in tab. 1. Gli importi unitari effettivi sono determinati annualmente da Agea in relazione al numero degli ettari ammissibili al sostegno nell’anno considerato, nel rispetto dei plafond disponibili.
Il sostegno accoppiato ha un ambito di applicazione nazionale per tutte le colture, eccetto il grano duro, che è limitato alle Regioni del centro-sud (tab. 1).
Articolo pubblicato sulla rubrica La Pac sotto la lente di Terra e Vita
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tab. 1 Pac 2023-2027: sostegno accoppiato alle produzioni vegetali |
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Comparto | Produzione beneficiaria | Ambito di applicazione | Budget complessivo (€) | % su totale pagamenti accoppiati | Importo unitario(stima)(€/ha) |
Colture in generale | Grano duro | Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna | 91.356.852 | 17,40 | 93,5 |
Proteaginose (girasole, colza) | Nazionale | 12.726.328 | 2,40 | 101 | |
Agrumi | Nazionale | 15.907.910 | 3,00 | 150,85 | |
Riso | Nazionale | 74.085.407 | 14,10 | 336,46 | |
Barbabietola | Nazionale | 19.998.515 | 3,80 | 657,93 | |
Pomodoro da industria | Nazionale | 10.453.769 | 2,00 | 173,64 | |
Olio Dop/Igp | Nazionale | 11.817.304 | 2,30 | 116,97 | |
Colture proteiche | Soia | Nazionale | 30.766.946 | 5,90 | 40,04 |
Leguminose, eccetto soia | Nazionale | 39.157.931 | 7,50 | 136,32 | |
Totale produzioni vegetali | 306.270.962 | 58,40 |
Seme certificato dal 2024
A partire dall’anno di domanda 2024, l’agricoltore che intende richiedere il sostegno accoppiato è tenuto ad utilizzare:
- sementi certificate per la coltivazione di frumento duro, girasole, colza, riso, soia, barbabietola da zucchero;
- materiale di propagazione certificato per la coltivazione di pomodoro da industria.
Le sementi certificate sono necessarie per tutti i sostegni accoppiati, eccetto le leguminose.
Le colture dell’anno di domanda 2024 sono quelle delle prossime semine autunnali per i cereali a paglia e per il colza e quelle primaverili per le altre colture.
Gli agricoltori erano in attesa di conoscere il quantitativo minimo di semente, visto che per alcune colture (grano duro e colza) siamo in procinto delle semine autunnali.
Il Decreto Ministeriale n. 525680 del 27 settembre 2023 ha fissato tale quantitativo minimo di semente (tab. 2), che è una condizione obbligatoria per accedere al sostegno accoppiato per le produzioni vegetali, eccetto le leguminose.
L’agricoltore è tenuto a conservare e a mettere a disposizione degli Organismi pagatori le fatture e i cartellini (da conservare per tre anni), relativi al materiale di propagazione e alle sementi certificate utilizzati per il trapianto e la semina, ai fini della verifica delle condizioni di ammissibilità al sostegno accoppiato.
tab. 2 Quantitativo minimo di seme certificato per il sostegno accoppiato |
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Coltura | kg seme/ettaro di superficie |
Frumento duro | 180 |
Girasole | 3 (corrispondente a 55.000 semi per ettaro) |
Colza | 2 (corrispondente a 450.000 semi per ettaro) |
Riso | |
- ibridi | 30 |
- varietà Clearfield | 160 |
- varietà Clearfield HP | 40 |
- Provisia | 100 |
- tutte le altre varietà diverse dalle precedenti | 160 |
Barbabietola da zucchero | |
seme nudo | 1,6 (corrispondente a 100.000 semi per ettaro) |
seme confettato | 4 (corrispondente a 100.000 semi per ettaro) |
Soia | |
primo raccolto | 70 |
secondo raccolto | 100 |
Pomodoro da industria | n° piantine/ha: 25.000 |
Fonte: Decreto Ministeriale n. 525680 del 27 settembre 2023 |
Seme certificato per grano duro e colza
Per il grano duro, il quantitativo minimo di semente è stato fissato in 180 kg/ha della categoria di base o della categoria certificata (di I o II riproduzione), appartenenti a varietà iscritte nei Registri delle Varietà o nel Catalogo Comune europeo.
Per il colza, il quantitativo minimo di semente è stato fissato in 2 kg/ha, corrispondente a 450.000 semi per ettaro.
Inoltre, nel decreto viene specificato che per le aziende biologiche, resta ferma, ai fini dell’accesso al sostegno accoppiato, la possibilità di utilizzare le sementi convenzionali qualora quelle in forma biologica non siano disponibili sul mercato, sempre previa concessione di deroga da parte del Masaf. Qualora l’azienda biologica ottenga la deroga, deve comunque utilizzare sementi certificate convenzionali e non sono ammissibili le sementi aziendali ai fini del sostegno accoppiato.
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Canapa
Il Decreto Ministeriale n. 525680 del 27 settembre 2023 ha fissato anche il quantitativo minimo di seme certificato, pari a 25 kg/ha, ai fini del riconoscimento dell’ettaro ammissibile per la coltivazione della canapa.
In questo caso, il quantitativo minimo di seme certificato non serve per il sostegno accoppiato, visto che la canapa non ne beneficia, ma unicamente per l’ammissibilità alla coltivazione di canapa a scopi industriali (fibre e semi) o orticoltura, con varietà ammesse, evitando di incorrere nei vincoli della normativa sugli stupefacenti.