Saldo Pac, brutte notizie per chi ha aderito all’ecoschema 4

Enpaia
Esultano agrumicoltori e bieticoltori che ricevono pagamenti accoppiati a ettaro molto più alti rispetto a quanto previsto. Delusione per pomodoro da industria e olivicoltura

Con una nota Agea ha comunicato l'avvio dei pagamenti del saldo Pac per l'anno 2023 in base agli importi unitari erogabili per ciascun intervento sulla base dei dati comunicati dagli Organismi pagatori a partire dal 1° dicembre 2023. Gli importi unitari sono calcolati rispetto alle superfici dichiarate, in modo da poter successivamente aggiornare in aumento, nel caso, il valore dell’importo unitario sulla base del perfezionamento di tutte le istruttorie a livello nazionale.

I pagamenti potranno essere eseguiti in favore dei beneficiari per i quali risultano ultimati i controlli amministrativi e in loco, relativi sia alle condizioni di ammissibilità che agli impegni. Gli importi unitari così determinati potranno subire variazioni in fase di chiusura della campagna dei pagamenti 2023 sulla base di aggiornamenti istruttori.

Agea ricorda che l’importo unitario è calcolato dal rapporto tra il plafond destinato al singolo intervento nell’ambito del Psp (Piano Strategico Pac), approvato dalla Commissione europea e le superfici dichiarate nelle domande di aiuto comunicate dagli Organismi pagatori.

L’Agenzia precisa ancora che per assicurare l’assegnazione di titoli dalla riserva nazionale agli agricoltori in attività che ne hanno diritto, per ciascun anno di domanda è eseguita una riduzione percentuale lineare del massimale del regime di pagamento di base non superiore al 3%, salvo quando la percentuale più elevata sia necessaria per soddisfare le esigenze di assegnazione dei titoli alle categorie prioritarie nuovo e giovane agricoltore.

Pagamento più che dimezzato per l'ecoschema 4

Se si confrontano gli importi medi a ettaro previsti per le singole voci dei pagamenti del Primo pilastro con le cifre effettivamente erogate si nota un leggero incremento per la voce "giovani agricoltori" (da 83,50 a 87,22 €). In rialzo di oltre il 10% rispetto alla media prevista anche i tre importi erogati per l'ecoschema 2 "inerbimento delle colture arboree" e dell'11,1% i tre dell'ecoschema 3 "tutela degli oliveti di valore paesaggistico". Praticamente invariati gli importi concessi agli agricoltori che hanno aderito all'ecoschema 5 "colture a perdere per gli impollinatori" sulle arboree, mentre chi l'ha applicato sui seminativi si frega le mani, dato che il premio erogato è più alto del 31,6% rispetto a quanto previsto. Soddisfatti anche i bieticoltori, che riceveranno un sostegno accoppiato di 723,72 €/ha contro i 657,93 previsti (+10%).

Buone notizie anche per chi ha seminato proteiche diverse dalla soia, con un contributo a ettaro erogato di 44,04 €, contro i 40,04 previsti (+10%). Anche il pagamento accoppiato per il frumento duro riserva agli agricoltori sorprese positive, con un importo erogato di 97,76 €/ha contro i 93,50 della media prevista. Stesso discorso per il riso, con un contributo di 357,48 €/ha contro i 336,46 €/ha stimati. Ma il Natale più bello lo trascorreranno gli agrumicoltori, che si vedono più che raddoppiato il pagamento accoppiato: da 150,85 €/ha a 310,99 €/ha.

Brutte notizie invece per le aziende agricole che hanno coltivato colza, girasole, pomodoro da industria e soia, per gli olivicoltori e per chi ha aderito all'ecoschema 4 "sistemi foraggeri con avvicendamento". Per tutti il contributo a ettaro del pagamento accoppiato e dell'ecoschema è molto più basso rispetto a quello medio previsto. Poco più di sei euro in meno per colza e girasole (da 101 a 94,86 €/ha). Il calo sale a 15 euro per il pomodoro da industria (173,64 €/ha previsti e 158,49 €/ha erogati). Taglio di 30 euro l'ettaro per l'accoppiato della soia (da 136,32 a 106,80 €/ha). Ma sono addirittura 40 €/ha quelli persi dalle aziende olivicole che riceveranno 76,69 €/ha invece dei 116,97 €/ha medi ipotizzati.

Ma la vera doccia fredda è per le aziende che hanno aderito all'ecoschema 4: il pagamento effettivo è del 55,3% inferiore a quello medio stimato. L'importo base scende dai 110 €/ha ipotizzati a 49,15 €/ha; quello per le aziende in zone vulnerabili ai nitrati e Natura 2000 da 132 a 58,98 €/ha.

Scarica la circolare Agea con gli importi dei pagamenti

Ecoschema 1 e accoppiato zootecnico in stand by

Si specifica inoltre che, al momento, rimangono esclusi dal pagamento dei saldi l’ecoschema 1 e gli interventi del sostegno accoppiato zootecnico per i quali il Decreto ministeriale n. 660087 del 23/12/2022 prevede che le condizioni di ammissibilità possano maturare fino al 31 dicembre 2023 e per i quali non è prevista una richiesta di capi in domanda unica da poter utilizzare, alla data della presente circolare, per il calcolo dell’importo unitario e sul quale è prevista una modifica della relativa normativa nazionale in corso approvazione.

Si rammenta, inoltre, che per gli interventi relativi all’ecoschema 1 e al sostegno accoppiato del settore pomodoro da trasformazione, semi oleosi (colza e girasole), agrumi e olio d’oliva, è stato previsto un meccanismo di cautela a tutela del Fondo Ue, per garantire l’esecuzione di eventuali recuperi tramite compensazione dal pagamento del saldo dovuto per la domanda unica 2023. In particolare, è stata prevista una limitazione dell’importo erogabile in fase di anticipo per i suddetti interventi nei limiti dell’importo dovuto a saldo per il pagamento dei titoli e del sostegno ridistributivo. Conseguentemente, per gli agricoltori che hanno percepito anticipi per gli interventi sopra indicati rimane la cautela adottata nella fase di anticipo ai fini del pagamento dei saldi.

Vitale: «Altro passo importante per sostenere il settore»

«Un altro passo importante che rispetta le tempistiche previste e che conferma il forte impegno impresso da Agea per rinnovare il rapporto di costruttiva fiducia con tutti gli operatori del settore agricolo – ha sottolineato il direttore di Agea Fabio Vitale –. L’avvio della fase di erogazione dei saldi Pac 2023 rappresenta un ulteriore sostegno al rilancio del comparto agricolo nel suo complesso e risponde alla necessità di garantire agli agricoltori la sostenibilità economica delle loro aziende e il proseguimento dei programmi di ammodernamento dei sistemi di produzione e trasformazione all’insegna dell’introduzione di nuove tecnologie e sistemi digitali di monitoraggio nel rispetto delle norme unionali».

Saldo Pac, brutte notizie per chi ha aderito all’ecoschema 4 - Ultima modifica: 2023-12-05T17:03:26+01:00 da Redazione Terra e Vita

2 Commenti

  1. In poche parole sempre al ribasso…… Vengano Chi scrive la pac coltivare i terreni. Oramai c’è solo da piangere,…………

  2. Abbiamo toccato il fondo fra qualche anno moriremo tutti di fame!….. nessuno coltiverà più il giardino d Italia ….tutta colpa del mondo politico… ancora non ha capito nulla di quello che succederà tra pochi anni….

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