Canapa, dal Governo duro colpo alla filiera agricola

canapa
Approvato un emendamento al Ddl Sicurezza che equipara la cannabis tradizionale a quella a basso tenore di Thc e quindi di fatto vieta la raccolta e l'essicazione delle infiorescenze

Le Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera hanno approvato un emendamento al Ddl Sicurezza che equipara la cannabis tradizionale a quella a basso tenore di Thc (inferiore allo 0,2%), vietando la raccolta e l’essicazione delle infiorescenze di quest'ultima e togliendo così una importante fetta del valore aggiunto della coltivazione. Contro il provvedimento si sono schierate tutte le organizzazioni professionali agricole, sottolineando come in questo modo l'esecutivo metta a rischio la sopravvivenza di una coltura coltivata su circa quattromila ettari e un settore che dà lavoro a migliaia di persone e un fatturato di poco meno di 200 milioni di euro. Ritirata invece laproposta della Lega che intendeva vietare l'immagine della pianta di canapa per fini pubblicitari. Ma il margine per rimediare c'è ancora, dato che il testo, dopo l'esame in Commissione, sarà discusso dalla Camera a settembre.

Canapa, settore in crescita

Il mercato europeo dei derivati del cannabidiolo (Cbd) per il 2024 è valutato dai maggiori analisti internazionali attorno ai 2,2 miliardi di euro, pari a circa un terzo del mercato mondiale, con Germania e Regno Unito in testa (430 e 365 milioni di euro rispettivamente). L’Italia risulta tuttora il quarto mercato europeo con 190 milioni di euro, di poco dietro alla Francia. Il mercato del Cbd è in forte espansione (+15% previsto nei prossimi 7 anni), grazie al fatto che molti governi europei negli ultimi anni hanno riconosciuto come legale l’estrazione dal fiore di canapa industriale del Cbd e degli altri princìpi attivi non stupefacenti.

Oltre a impedire di raccogliere ed essiccare l'infiorescenza, l'emendamento blocca anche le esportazioni verso i mercati esteri dei derivati del cannabidiolo, utilizzati per impieghi ampiamente riconosciuti dalla normativa europea: dalla cosmesi all’erboristeria, dagli integratori alimentari al florovivaismo. Prodotti che rappresentano una grossa fetta del nostro mercato, "tagliando le aziende italiane completamente fuori dalla competizione a livello europeo" lamenta Coldiretti che chiede "modifiche al testo della legge".

Mentre Cia Agricoltori italiani parla di "Una grave sconfitta per la libera impresa in Italia, che blocca un settore in forte crescita, trainato soprattutto dai giovani".

Percorso a ostacoli

Un provvedimento che arriva per altro in un periodo in cui la produzione è in pieno campo, con il rischio per gli agricoltori di non poter vendere il frutto del proprio lavoro, legale, tracciato e controllato dalle stesse forze dell'ordine. Molti acquirenti in un contesto di scarsa chiarezza dal punto di vista giuridico, stanno disdicendo gli ordini con gravi danni per gli agricoltori. "Ancora una volta gli agricoltori, di concerto con gli altri settori della filiera, saranno costretti a faticosi e costosi ricorsi in sede giuridica pur di vedersi riconosciuti diritti previsti dalle normative comunitarie" lamenta il sindacato presieduto da Cristiano Fini.

Federcanapa: provvedimento assurdo

«Un provvedimento assurdo e irresponsabile – dichiara il presidente di Federcanapa Beppe Croce – che non demolisce solo il mercato della cannabis light, ma tutto il comparto industriale dei cosmetici, integratori, aromi, preparati erboristici derivabili dagli straordinari principi attivi non stupefacenti del fiore di canapa industriale (in cui il Thc è presente in quantità irrilevanti). Speriamo ancora che questo emendamento, che a settembre deve passare ancora il vaglio di Camera e Senato, non diventi legge. In caso contrario il governo Italiano si troverà a mal partito con la magistratura italiana ed europea e, beffa maggiore, non potrà impedire che il nostro mercato venga invaso da prodotti realizzati legittimamente in altri Paesi di Europa».

 

Canapa, dal Governo duro colpo alla filiera agricola - Ultima modifica: 2024-08-01T14:49:18+02:00 da Simone Martarello

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