«La Pac in Europa vale oggi 386 miliardi di euro in totale fino al 2027, di cui trentacinque miliardi di euro per l’Italia. Negli Usa il Farm Bill, il programma di sostegno all’agricoltura statunitense, vale 1.400 miliardi di dollari in dieci anni, con un gap profondo che penalizza gli agricoltori europei e che l’Ue dovrebbe impegnarsi a colmare per garantire la sovranità alimentare». Lo afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini durante la prima giornata del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione svoltosi a Villa Miani a Roma.
«Una necessità ancora più impellente - ha proseguito Prandini - se si considera l’elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump nel cui programma c’è proprio una serie di misure fiscali e incentivi per rafforzare la produzione alimentare statunitense e incrementare la presenza sui mercati esteri. Ma se si guarda a un altro competitor dell’Europa, la Cina, questa attualmente produce il 70% in più dell’intera produzione agricola dell’Unione».
«Transizione ecologica da fare con, non contro, gli agricoltori»
Prandini ha poi rimarcato che sostenere l’agricoltura significa anche sostenere l’ambiente, «invertendo la falsa narrazione prevalente con la passata Commissione Ue secondo la quale la transizione ecologica andava fatta contro gli agricoltori, contrapposti assurdamente a una natura della quale, al contrario, sono i primi difensori».
Una realtà confermata anche dal comune sentire degli italiani. Secondo Coldiretti/Censis, il 72% dei cittadini ritiene che proprio l’agricoltura e le sue attività siano la miglior garanzia per la tutela del territorio e contro il dissesto idrogeologico.
Ma non solo secondo l'indagine, il 76% degli italiani chiede anche di aumentare urgentemente la disponibilità di terreni agricoli per la produzione di cibo e garantirsi l’autonomia alimentare rispetto ai rischi provenienti da guerre e carestie.