Dal primo gennaio 2025 è entrato a regime il Qdca (acronimo di Quaderno di Campagna dell’Agricoltore). Si tratta del sistema che permette di ospitare in maniera informatizzata e centralizzata tutte le informazioni relative all’utilizzo dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti da parte degli agricoltori.
Il Quaderno di campagna
Il quaderno di campagna di per sé non è una novità: il Decreto Legislativo n. 150 del 14 agosto 2012 recepisce la direttiva 2009/128/CE e istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile degli agrofarmaci. Di fatto, attraverso tale norma è stato introdotto l’obbligo di compilare il “registro dei trattamenti”, ossia un documento all’interno del quale vengono riportate tutte le informazioni su come i prodotti fitosanitari sono stati impiegati all’interno degli appezzamenti (data del trattamento, coltura oggetto di trattamento, relativa fase fenologica, superficie trattata, quantità di prodotto utilizzata, diluizione, ecc.). Tale obbligo, in realtà, non riguarda solo i prodotti fitosanitari ma in certi casi anche i fertilizzanti, attraverso il registro delle concimazioni.
Di fatto il quaderno di campagna è già un adempimento normativo obbligatorio per tutte le aziende agricole da molti anni che viene gestito con diverse modalità (cartaceo, fogli di calcolo o applicativi dedicati) e che viene conservato da parte dell’azienda ed esposto in caso di controllo da parte delle autorità preposte.
Anteprima di Terra e Vita 1/2025
Abbonati o accedi all’edicola digitale
Cosa succede da gennaio 2025
Attraverso il Dm 1° marzo 2021 n. 99707 e il Regolamento Ue 2023/564 è stato stabilito che le informazioni detenute dalle aziende agricole relative al registro dei trattamenti e delle fertilizzazioni nell’ambito del “quaderno di campagna” costituiscono parte obbligatoria del fascicolo aziendale. Con tale decisione si è definito, quindi, che tali informazioni debbano confluire in maniera digitalizzata all’interno del fascicolo aziendale (presente nel Sian).
Lo scopo del quaderno di campagna è fornire il quadro complessivo delle attività e dei trattamenti eseguiti dalle aziende agricole così da poter ricavare informazioni circa la correttezza degli usi dei prodotti fitosanitari, sotto il profilo ambientale e sanitario, e poter definire dunque gli indici di sostenibilità, la reportistica e le tendenze (e.g. quantità di prodotti fitosanitari utilizzati per regione, per classe tossicologica, per classe di rischio, ecc.).
Il quaderno di campagna dunque risulta essere, da un lato uno strumento che tutti gli agricoltori possono utilizzare per gestire la loro attività agricola ordinaria e, dall’altro, un applicativo che permette di rispondere alle esigenze che pone l’attuale Pac 2023-2027, con particolare riguardo alle attività di controllo relative alla condizionalità rafforzata e agli interventi legati al Psp.
Quali novità ci sono
La principale novità risiede nella condivisione dei dati: mentre prima i registri potevano essere semplicemente detenuti dall’agricoltore, adesso devono essere inviati ad Agea e conservati nel fascicolo.
Un’altra novità riguarda l’individuazione degli appezzamenti oggetto di trattamento: nell’ambito della definizione del Qdca, l’amministrazione ha deciso che le registrazioni debbano essere obbligatoriamente riferite ad appezzamenti “conosciuti” da parte dei sistemi dell’organismo pagatore. Questo significa che tutti i trattamenti dovranno fare riferimento obbligatoriamente ad appezzamenti definiti graficamente nell’ambito del Piano Colturale Grafico (Pcg) dell’azienda (identificati attraverso un Id univoco). Di conseguenza si dovranno considerare le superfici e le colture associate a tali entità.
Cosa cambia per l’agricoltore
Dal punto di vista dell’agricoltore non ci sono particolari impegni aggiuntivi rispetto alla situazione precedente: le casistiche per cui gli agricoltori sono tenuti a compilare il registro dei trattamenti o delle concimazioni rimangono le medesime, dal momento che l’impalcatura di fondo della normativa non ha subito modificazioni.
Cosa cambia per i tecnici
Notoriamente l’attività di compilazione del quaderno di campagna è supportata da tecnici, che si occupano di assistere l’agricoltore nella corretta distribuzione dei mezzi tecnici e della registrazione degli interventi. L’introduzione del Qdca impatterà inevitabilmente almeno sul modo di lavorare degli operatori: innanzitutto, perché l’obbligo di riferimento delle attività di trattamento a un appezzamento presente sul Pcg presuppone un aggiornamento costante dello stesso (anche grafico), per permettere di registrare correttamente gli interventi rispetto agli appezzamenti. Inoltre, le registrazioni dovranno avvenire obbligatoriamente attraverso strumenti informatici, dal momento che il dato dovrà essere inviato digitalmente all’amministrazione.
In definitiva: l’onere della registrazione, che è la parte più impattante per l’agricoltore, non subisce alcuna variazione ma cambia la modalità con cui dovrà essere fatta.
Come si inviano i dati?
Agea ha previsto due modalità di invio delle informazioni: la prima prevede l’utilizzo di un applicativo contenuto all’interno del Sian che permette di indicare le diverse attività rispetto agli appezzamenti dichiarati nel Pcg. Tale procedura è aperta a tutti gli utenti che hanno facoltà di operare nel fascicolo aziendale, compresi gli agricoltori. Si tratta di una maschera che consente di registrare in maniera puntuale tutte le informazioni obbligatorie circa le attività effettuate dagli agricoltori nei diversi appezzamenti del Piano Colturale Grafico.
La seconda modalità, invece, prevede l’invio massivo delle informazioni: come accennato in precedenza, la tenuta del quaderno di campagna in molti casi già avviene con l’utilizzo di strumenti informatici. Attraverso tale modalità è possibile riversare i dati contenuti nei database di tali applicativi direttamente nei sistemi dell’amministrazione, sfruttando servizi che l’amministrazione ha messo a disposizione degli utenti (sia per lo scarico degli appezzamenti del Pcg che per l’invio dei dati). Attualmente tale modalità di invio delle informazioni è a disposizione dei Caa coordinati che possono sfruttare i loro applicativi per soddisfare gli obblighi.
Al momento i dati da inviare sono quelli obbligatori per legge. Tuttavia, il sistema permette di ospitare anche altre informazioni che potrebbero essere utilizzate, ad esempio, dalle Regioni per eseguire controlli relativamente agli impegni dei diversi Csr (con particolare riferimento alle Aca).
Anteprima di Terra e Vita 1/2025
Abbonati o accedi all’edicola digitale
Quando si inviano i dati
Ancora non sono state definite la scadenza dell’invio dei dati e quante volte all’anno i dati dovranno essere inviati all’amministrazione. Quello che è chiaro è che i dati non dovranno essere trascritti in maniera istantanea (almeno per il momento) ma ci saranno delle scadenze (una o più nel corso dell’anno) entro le quali inviarli. Di conseguenza l’agricoltore rimane obbligato a effettuare le registrazioni nei tempi previsti dalla normativa, l’invio al fascicolo aziendale avviene in un secondo momento.
L’agricoltura che si digitalizza
È evidente che il cambio di rotta sul quaderno di campagna genera talvolta disappunto tra gli operatori del settore. Tuttavia, tale percorso sarà di stimolo al settore per digitalizzarsi: ricordiamoci, infatti, che una delle più grandi sfide del comparto primario per gli obiettivi di sostenibilità e di redditività passa attraverso la generazione e l’utilizzo dei dati. Le sfide e le opportunità offerte dal Qdca rappresenteranno un tassello importante di tale processo.