Meccanizzazione, irrigazione, fertilizzazione, sementi e difesa. Le sinergie tra questi settori consentono di sviluppare tecniche e tecnologie in grado di soddisfare la grande sete d'innovazione dell'agricoltura italiana. Lo si è visto il 18 luglio scorso alla seconda edizione di Nòva Agricoltura in campo, la fortunata manifestazione organizzata da Edagricole ed Ersaf Lombardia presso l'azienda sperimentale Carpaneta di Gazzo di Bigarello (Mn), in collaborazione con Agrofarma, Aigacos, Assofertilizzanti, Confai, Innovagri, Unacoma, Unima. Con presenze che hanno addirittura superato quelle dell'anno scorso. Sono stati infatti più di millecento i visitatori che hanno risposto alla chiamata del nostro gruppo editoriale tra tecnici, produttori, rivenditori, consulenti (la nuova figura introdotta da quest'anno dal Pan, piano d'azione sulla sostenibilità) e contoterzisti.
Tutti a formare il serpentone che si è dipanato lungo i percorsi innovativi allestiti dai tecnici dell'Ersaf: le prove agronomiche su soia e su mais. Le dimostrazioni delle macchine al lavoro sui temi della semina su sodo, semina combinata, distribuzione di effluenti zootecnici, sistemi di irrigazione, agricoltura di precisione e distribuzione di agrofarmaci a prova di deriva. Gli stand statici dove gli sponsor hanno esposto le ultime innovazioni (lista a pag.11).
Percorsi agronomici
Il motivo conduttore di quest'anno è stato l'alto investimento su mais e soia e la semina in secondo raccolto di mais (dopo erba medica) e di soia (dopo loiessa). Le prime prove visitate sono state quelle di HelpSoil, un progetto Life sull'agricoltura conservativa che coinvolge 20 diverse aziende sperimentali in 5 Regioni della Pianura Padana (Kuhn è uno dei partner). A Carpaneta le due prove allestite su mais e soia hanno messo a confronto sodo e strip till. «Una prova - ha spiegato Andrea Giussani di Ersaf - che offre tra l'altro la possibilità di misurare l'efficacia della subirrigazione installata a due diverse profondità: 20 e 40 cm.». Delle speciali sonde permettono infatti di misurare umidità e grado di risalita dell'acqua di falda. Tra gli obiettivi quello di quantificare i consumi energetici e tracciare il grado di sostenibilità delle tecniche estreme adottate.
Nelle prove su soia in strip till è stata utilizzata la varietà Ascasubi di Sis. Per il diserbo, in un'annata in cui grossi problemi sono stati causati in particolare dal Chenopodio, si è puntato sulla miscela Tuareg+Harmony di Dupont. Passando alla semina su sodo, per il diserbo in pre-semina del mais ci si è affidati a RoundUp Platinum di Monsanto.
Per le prove dell'alta densità sono stati messi a confronto diversi modi di fare mais. Il precocissimo Ronaldinio di Kws (classe 200) seminato il 10 aprile era praticamente pronto per la raccolta. LG30.600 è il classe 600 di Limagrain che si è dimostrato versatile adattabile. Imponente Sy Hydro, il primo mais “artesian” di Syngenta (alta efficienza idrica) nonostante la semina a 45 cm (una pianta in più a m2). Kalmus di Sis ha mostrato un ottimo vigore anche nell'alta densità. Per il diserbo in alcune tesi si è utilizzata in post-precoce la formula selettiva di Adengo di Bayer, a base di thiencarbazone-methyl+isozaflutolo). Altrove Lumax di Syngenta («prodotto flessibile e da “terzista”»).
Il mais aziendale di Carpaneta è stato irrorato con il fungicida Retengo Plus di Basf, ottenendo un ottimo effetto stay green. Bluformula di Agrium e Thizovit di Timac Agro Italia i concimi usati su mais in queste prove.
Le diverse varietà di soia a confronto nell'alta densità sono invece state: Dekabig di Sipcam (40 piante/mq), PR92M35 di Pioneer, Luna di Sis. Per il diserbo: Command 36 S di Sipcam; Corum+ Dash Hc di Basf applicato con intervento frazionato; Fedor (flufenacet+metribuzin) di Bayer.
Le prove su mais in secondo raccolto sono state eseguite in un contesto particolarmente difficile: «Dopo 4 anni di erba medica - ha spiegato Lorenzo Benvenuti, nostro agronomo di riferimento e collaboratore dell'Università di Padova - il terreno è risultato tenace, ma non compattato». Per abbattere il cotico del medicaio si è fatto ricorso a 6 l/ha di RoundUp Platinum.
Per la concimazione: la linea Entec di Eurochem Agro.
Il Psr è pronto
Una spinta per la diffusione delle innovazioni in agricoltura è arrivata, negli ultimi anni e specialmente in Lombardia, grazie ad alcune specifiche misure dello Sviluppo Rurale, ma la Pac sta vivendo ques'anno una tormentata fase di passaggio tra un periodo di programmazione all'altro. «Il Psr della Lombardia è già pronto - ha affermato a Gazzo l'assessore Gianni Fava -. Le linee sono tracciate e non sono più modificabili». Il nuovo Piano ha dovuto sacrificare alcune misure di fronte alla ristrettezza delle risorse imposta da Bruxelles. Le maggiori chance per la diffusione dell'innovazione vengono dalla misura 4.1 che impone però alle aziende di fare sistema attraverso la costituzione dei “gruppi operativi”.
Il “giro macchine”
Il primo “giro macchine” ad attirare l'attenzione dei visitatori è stato quello delle irroratrici. Striker X46, il modello semovente portato da Caffini, premiato al livello internazionale per la dotazione elettronica della cabina predisposta per le più innovative soluzioni di agricoltura di precisione. Efficienza ed economicità per la Deltis di Kuhn, modello portato equipaggiato con barra da 24 metri in alluminio, che a Gazzo ha mostrato ottima orizzontalità anche in curva. Uragano di Maschio Gaspardo Unigreen è caratterizzata da un serbatoio diviso in due per abbassare il baricentro. La manica d'aria ha abbassato notevolmente la deriva. Per le attrezzature per la lavorazione del terreno: il coltivatore intensivo Karat 9 e quello a dischi indipendenti Rubin 12 di Lemken, più Heliodor equipaggiato con Solitair per la semina diretta.
Per il ritorno di John Deere nel settore delle seminatrici da sodo, il contoterzista Fabio Picchetti ha guidato la dimostrazione del modello 750A dotata di sistema satellitare Isobus. Le stesse soluzioni che hanno equipaggiato a Gazzo i nuovi trattori della gamma 7R.
Il coltivatore Performer di Kuhn è battezzato one pass perché consente la lavorazione del terreno da superficiale a profonda in un solo passaggio. Più avanti un erpice a dischi Optimer ha mostrato facilità nella lavorazione delle stoppie. Nel settore delle seminatrici: il modello a righe SDE 3000 è stato recentemente aggiornato da Kuhn mentre lo Striger per l'interramento liquami era attrezzato con strip tiller.
Trelleborg ha presentato la linea di pneumatici Tm (1000 per i trattori, 3000 per le macchine da raccolta). La ricca gamma portata da Maschio Gaspardo partiva invece dall'erpice a dischi indipendenti Ufo nell'ultima versione con molle a C di collegamento tra dischi e telaio; la seminatrice pneumatica Maga; la combinata Alitalia Perfecta con erpice rotante.
L'agricoltura di precisione è stato l'argomento monopolizzato da Spektra Agri con soluzioni come il ricevitore Gps Rtk Trimble, che nelle prove Nòva era abbinato a uno strip tiller.
Vogelsang ha dimostrato come si può rivoluzionare il comparto tecnico dell'interramento reflui attraverso il sistema Xtill in grado di eseguire uno strip tillage.
In chiusura i F.lli Rossetto hanno proposto il coltivatore ad ancora dritta Grupper Vulcano per la minima lavorazione e l'erpice a dischi indipendenti Chisel Disc per la lavorazione delle stoppie ad alta velocità.