La muffa grigia, causata da Botrytis cinerea, è una delle malattie chiave della vite e richiede un’attenta gestione, basata sulla combinazione di misure agronomiche e di trattamenti con prodotti fitosanitari nel corso della stagione. Nonostante i numerosi studi sulle misure di controllo da adottare in vigneto, permangono oggettive difficoltà legate alle peculiarità del patogeno.
Leggi qui l'articolo sull'utilizzo degli agenti di biocontrollo contro la botrite della vite
Questo fungo, infatti, ha:
- la capacità di svilupparsi come saprofita, necrofita e parassita;
- produce un enorme numero di conidi, su varie fonti d’inoculo;
- è caratterizzato da svariati pathway d’infezione;
- ha la capacità di svilupparsi in un ampio intervallo di condizioni ambientali, peraltro diverse per i diversi pathway d’infezione;
- inoltre la vite è diversamente suscettibile nei diversi stadi fenologici.
Nonostante la complessità epidemiologica del patogeno, le attuali strategie di difesa sono basate su trattamenti a calendario, eseguiti in corrispondenza di quattro specifici stadi fenologici della vite:
- A, fine della fioritura (BBCH69),
- B, pre-chiusura grappolo (BBCH77),
- C, invaiatura (BBCH83)
- e D, pre-raccolta (BBCH<89).
Questa strategia presenta alcuni limiti:
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