Le temperature più basse della media stagionale dello scorso mese di giugno hanno determinato nella maggior parte delle aree agrumicole peninsulari italiane un ritardo nel ciclo di alcune importanti specie di cocciniglie che infestano gli agrumi.
Ciò determinerà molto probabilmente uno slittamento della schiusa delle uova, che solitamente avviene nel mese di luglio ma con sensibili variazioni da un anno all’altro, anche di tre settimane.
Individuare la fase di sgusciamento
Individuare la fase di massima schiusa delle uova (o sgusciamento delle neanidi di I età) è importante perché è questa la fase del ciclo delle cocciniglie più sensibile alla maggior parte degli insetticidi non sistemici e biologici. Le piccolissime neanidi di I età, infatti, sono molto delicate (giornate calde e asciutte le possono falcidiare per semplice disidratazione) e vulnerabili perché si muovono alla ricerca dei siti adatti dove inserire nei tessuti vegetali il loro stiletto succhiatore e avviare la fase fissa, ricoprendosi di sostanze che le isolano.
Negli agrumeti interessati dalla cocciniglia mezzo grano di pepe o dalla cocciniglia a elmetto, il monitoraggio andrà effettuato sollevando il corpo della femmina e osservando con una lente di ingrandimento le uova sottostanti. Queste saranno di colore rossastro se ancora piene mentre i gusci vuoti appaiono come scagliette secche e traslucide. Le piccole neanidi sono facilmente osservabili sulla pagina inferiore delle foglie, lungo le nervature. Soglie di intervento orientative sono di 4 adulti per 40 cm di rametto o 3-5 neanidi per foglia.
Tratto da L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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La cocciniglia rossaforte, giunta in Italia in tempi relativamente recenti, negli ambienti dell’Italia meridionale sverna in vari stadi di sviluppo. Le femmine fecondate depongono scalarmente 60-150 uova ma le neanidi, essendo la specie ovovivipara, nascono immediatamente. Le neanidi, dopo la fuoriuscita dal follicolo materno, hanno una breve fase mobile e poi si fissano colonizzando così nuova vegetazione. Il primo volo dei maschi, meno intenso, si verifica tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, il secondo nella prima decade di luglio, il terzo a fine agosto ed il quarto a fine settembre-inizio di ottobre. Alla produzione di melata, comune per gli insetti succhiatori (cocciniglie, afidi, cicaline) la rossaforte aggiunge la fitotossicità della saliva che provoca sui frutti e sulle foglie evidenti decolorazioni e sui rametti screpolature e spaccature della corteccia.
Anche per questa cocciniglia il momento migliore per intervenire è lo sgusciamento delle neanidi, che iniziano a migrare sui frutti solitamente entro luglio, spostandosi dalle arre della chioma più interne e riparate. Il periodo dello sgusciamento dell’aonidiella può variare da un anno all’altro e solitamente è abbastanza scalare. Per quest’ultima caratteristica è spesso utile ripetere il trattamento a 10-15 giorni circa dalla prima applicazione, soprattutto se non si utilizzano prodotti sistemici e persistenti.
Indicazioni precise sul momento opportuno di esecuzione del trattamento contro la rossa forte possono essere ottenute dai servizi di assistenza tecnica nelle zone dove si utilizzano modelli previsionali basati sul calcolo dei gradi giorno che, insieme al monitoraggio in campo dei voli e delle uova, consentono di determinare con buona precisione il periodo di massimo sgusciamento delle neanidi.
Tratto da L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita
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Cosa utilizzare
Per il biologico al classico olio minerale estivo si sono aggiunti i sali potassici degli acidi grassi (sapone molle) e l’olio essenziale di arancio dolce. Questi prodotti andranno posizionati al completamento dello sgusciamento per colpire soprattutto le neanidi in fase mobile.
Sempre più limitata la gamma dei prodotti chimici di sintesi: il regolatore di crescita pyriproxifen, da applicare in anticipo, a circa il 70% di schiusa delle uova; il neonicotinoide acetamiprid (sistemico in senso acropeto) e lo spirotetramat (capace di sistemia ascendente e discendente) da applicare con più ritardo degli altri prodotti menzionati poiché per agire hanno bisogno di essere assunti con la suzione alimentare (quindi occorre dare il tempo alle neanidi devono fissarsi). Si ricorda che il sulfoxaflor, da maggio di quest’anno, non può più essere utilizzato in pieno campo e quindi l’autorizzazione su agrumi è stata revocata.