La difesa del ciliegio dagli attacchi di Drosophila suzukii è rapidamente diventata un problema strutturale della nostra agricoltura. Quest’anno, ad esempio, popolazioni molto elevate del moscerino asiatico stanno creando forti problemi ai cerasicoltori del nord Italia e, con voli così elevati, c’è molta preoccupazione anche per le specie frutticole che matureranno successivamente.
Danni fino al 100%
Infatti, dopo un anno tranquillo che aveva fatto tirare un bel sospiro di sollievo ai produttori, nel 2016 si sono ricreate le condizioni più favorevoli per la crescita delle popolazioni di D. suzukii: un inverno mite e caratterizzato da molte precipitazioni e una primavera con temperature al di sotto della media e frequenti piogge.
A conferma del trend è dalla fine dell’inverno che i monitoraggi realizzati con le trappole segnalano catture molto elevate, in linea o superiori a quelle degli anni peggiori e nelle varietà più precoci c’è stato qualche danno anche se, complessivamente, finora la difesa (essenzialmente spinosad ed cyantraniliprole) è stata efficace visto che, nelle piante non trattate, praticamente non si è raccolto (con danni che hanno toccato il 100%).
Fattore clima
Il clima è il fattore naturale più importante nella regolazione delle popolazioni di D. suzukii e l’influenza esercitata dalle condizioni climatiche sullo sviluppo dell’insetto è ormai ben conosciuta.
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