Drupacee, parte il controllo dei carpofagi

Ceraseto in fioritura
Pesco, albicocco, ciliegio, susino: trappole sessuali o cromotropiche per individuare il momento più opportuno per intervenire contro Anarsia, cidie, mosca del ciliegio

Per chi coltiva drupacee è tempo di monitoraggi e di trattamenti contro anarsia, tignola e mosca delle ciliegie.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Monitorare i voli dell’anarsia

Le larve svernati di anarsia (Anarsia lineatella), dopo aver ripreso l’attività trofica, hanno ormai completato il ciclo, sfarfallando e dando inizio alla prima generazione dell’anno.

Nei frutteti dove nello scorso anno si sono avute infestazioni consistenti di questo insetto, occorrerà monitorare i voli mediante trappole sessuali in modo da poter posizionare nei momenti più opportuni dei trattamenti mirati. Se non si è optato per la confusione sessuale, un primo intervento contro le larve che hanno svernato dovrebbe già essere stato fatto dopo la fioritura (a questo scopo, alcuni prodotti utilizzati contro i tripidi su nettarine possono essere efficaci anche su anarsia), all’insorgenza dei primi sintomi dell’attività larvale che iniziano a rodere i giovani germogli.

Il secondo volo delle cidie

Per quanto riguarda le cidie (tignola orientale o Cydia molesta su pesco e C. funebrana su susino) nei campi dove non si applica la confusione sessuale, prosegue il monitoraggio con trappole sessuali, in modo da individuare con esattezza l’inizio del II volo.

In ambienti meridionali, le varietà di pesco a maturazione precoce e media (es. Spring crest) sfuggono all’attacco della cidia sui frutti e non necessitano, pertanto, di interventi di difesa a meno che non siano impianti giovani nei quali si dovranno proteggere i germogli, indispensabili per costituire correttamente lo scheletro della pianta.

Apice “a bandiera” per attacco di cidia o anarsia

Per le varietà più tardive, su cui le larve di cidia attaccano direttamente i frutti, sarà necessario impostare un’adeguata strategia di difesa intervenendo almeno sulla II generazione per tenere bassa la popolazione della successiva generazione carpofaga.

Per il controllo chimico, alle prime catture (in mancanza di indicazioni fornite dai modelli previsionali dei servizi tecnici di zona) sarà possibile intervenire tempestivamente con i regolatori di crescita triflumuron o metossifenozide, con clorantraniliprole o indoxacarb (attività larvicida e parzialmente ovicida). Se si opta per un larvicida si dovrà aspettare il raggiungimento del picco del volo, utilizzando Bacillus thuringiensis, fosmet, etofenprox, spinosad, spinetoram, emamectina o il sistemico acetamiprid.

Interventi localizzati contro la mosca delle ciliegie

Per quanto riguarda il ciliegio, per una efficace lotta alla mosca delle ciliegie (Rhagoletis cerasi), prima dell’invaiatura andranno installate le trappole cromotropiche per cogliere con sicurezza l’inizio dello sfarfallamento degli adulti che hanno trascorso l’inverno nei pupari.

Alle prime catture, si interverrà con un trattamento localizzato sul lato più soleggiato della chioma distribuendo esche proteiche attivate con spinosad o un altro insetticida ammesso sulla coltura. In alternativa si irrorerà a tutta chioma utilizzando etofenprox, fosmet o acetamiprid.

Drupacee, parte il controllo dei carpofagi - Ultima modifica: 2021-05-10T07:45:58+02:00 da K4

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