Fragola, a fine stagione si fanno i conti con gli insetti

fragola
Adulti di Drosophila suzukii su fragole
L'aumento delle temperature crea in serra un ambiente più favorevole alle infestazioni del ragnetto rosso (Tetranychus urticae) e del tripide Frankliniella occidentalis da monitorare e controllare con lanci di specifici predatori

Prosegue la raccolta delle fragole in coltura protetta e lo farà finché il prezzo di mercato sarà sufficiente a coprire i costi di coltivazione e soprattutto di raccolta.

Le temperature primaverili sempre più stabili e le belle giornate soleggiate accelerano i cicli di maturazione dei frutti consentendo stacchi più ravvicinati ma, dal punto di vista fitosanitario, questo determina una maggiore attenzione ai tempi di carenza dei prodotti utilizzati. L’arrivo del bel tempo stabile facilita il controllo delle principali malattie della fragola ma crea in serra un ambiente più favorevole all’infestazione di alcuni fitofagi come i tripidi ed il ragnetto rosso, sia perché i loro cicli sono più rapidi, sia per la maggiore disponibilità di nutrimento (dalla flora spontanea, nel caso dei tripidi). Sotto tunnel, quindi, particolare attenzione andrà posta ad eventuali infestazioni di ragnetto rosso (Tetranychus urticae) e del tripide Frankliniella occidentalis.

Per il controllo biologico dei due fitofagi si proseguirà il loro monitoraggio e quello dei rispettivi antagonisti i cui lanci inoculativi dovrebbero già essere stati avviati in autunno o nei mesi scorsi. Le soglie di intervento per programmare nuovi lanci variano a seconda della zona, della fase della coltura e di altre variabili locali di cui il tecnico fitopatologo dovrà tenere conto. Valori indicativi possono essere forniti dai disciplinari regionali di produzione integrata o, dove disponibili, dai bollettini fitosanitari locali.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Predatori contro i tripidi

Con popolazioni di Frankliniella superiori alle soglie di guardia, si ricorrerà ai lanci degli specifici predatori (es. il rincote Orius laevigatus o l’acaro Ambliseius swirskii), concentrandoli sui focolai di infezione o si proseguiranno i trattamenti con il fungo Beauveria baussiana. È da considerare che F. occidentalis è favorita da temperature alte e aria secca; in queste condizioni la popolazione sale rapidamente ed è difficilmente contenibile, per cui potrebbe rendersi necessario intervenire con prodotti insetticidi ammessi in biologico come lo spinosad o altri di più recente registrazione. Nei campi convenzionali, trattamenti insetticidi alternativi allo spinosad (anche per abbassare il rischio di sviluppare forme resistenti) potranno essere effettuati con spinetoram, azadiractina, acrinatrina o acrinatrina+ abamectina.

Fragola deformata per punture di tripide

Controllo biologico del ragnetto su fragola

Per il controllo biologico del ragnetto con i fitoseidi (Amblyseius andersoni, Amblyseius californicus e Phytoseiulus persimilis) è importante evitare che l’umidità relativa dell’aria si abbassi troppo nei tunnel perché in queste condizioni i fitoseidi riducono la loro mobilità e, quindi, la capacità di predare i ragnetti rossi. L’aumento dell’umidità dell’aria può essere ottenuto mediante la nebulizzazione di acqua anche con una irroratrice o, più semplicemente, lasciando scorrere dell’acqua nelle interfile. Il controllo chimico del ragnetto rosso sarà ancora possibile ricorrendo a prodotti con limitato periodo di carenza (abamectina, exitiazox, pyridaben 7 giorni; milbemectina, bifenazato, clofentezine, etoxazole, spiromesifen 3 giorni) preferendo quelli più selettivi verso i fitoseidi. Attacchi di afidi (Chaetosiphon fragaefolii, Sitobium fragariae, Aphis gossypi ecc.) potranno essere controllati con metodi biologici mediante l’uso di piretro, intervenendo sui focolai in maniera localizzata o ricorrendo al lancio del predatore Chrysoperla carnea o del parassitoide Aphidius colemani. In alternativa si ricorrerà ad un trattamento con un piretroide con basso periodo di carenza (es. deltametrina 3 giorni) o alternando azadiractina, acetamiprid, pirimicarb, spirotetramat, flupirodifurone.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Trappole per la Drosophila

Resta alto il rischio di infestazioni del dittero Drosophila suzukii, attratto dai frutti maturi, che andrà monitorato con trappole specifiche in serra e nelle adiacenze. Il controllo chimico resta difficile mentre è molto utile allontanare dal fragoleto i frutti scartati e marcescenti che attirano molto gli adulti del moscerino.

Fragola, a fine stagione si fanno i conti con gli insetti - Ultima modifica: 2022-05-01T12:28:54+02:00 da K4

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