Mosca mediterranea in azione sugli agrumi precoci

Arance con sintomi di infestazione di mosca mediterranea
Dalla fase di pre-invaiatura si consiglia di monitorare la presenza di adulti per poi intervenire con esche proteiche o trappole per la cattura massale, eventualmente integrate da trattamenti insetticidi diretti, prima che la popolazione della mosca cresca eccessivamente

Anche quest’anno la mosca della frutta (Ceratitis capitata) conferma il suo ottimo acclimatamento al clima mediterraneo e la sua capacità di resistere bene anche durante estati particolarmente torride come quella appena passata. I dati delle reti di monitoraggio fitosanitario, infatti, evidenziano che appena il clima di fine agosto e inizio settembre è tornato mite, con temperature nella media stagionale e le prime piogge, la popolazione del dittero è rapidamente salita riversandosi sulle poche colture con frutti suscettibili: le drupacee tardive e gli agrumi precoci.

L'invaiatura è la fase più suscettibile alla mosca

In questo periodo le varietà più precoci di agrumi sono prossimi alla raccolta e diverse iniziano a invaiare, entrando in una fase suscettibile alle punture di ovideposizione della mosca per la quale andrà impostata una corretta gestione fitosanitaria sin dalle prime catture degli adulti. Su queste colture, quindi, già dalla fase di pre-invaiatura, occorrerà monitorare la presenza degli adulti della mosca con l’ausilio di trappole attrattive che però non danno indicazioni utili per le soglie di intervento. Il numero di catture, infatti, è difficilmente correlabile ai danni sui frutti che dipendono dalle punture di ovideposizione e dall’attività trofica delle larve nella polpa. L’uso delle trappole, pertanto, serve unicamente a verificare la presenza dell’insetto. Si ricorda che lo spessore dell’albedo (lo strato bianco della buccia) ostacola la penetrazione delle larvette neonate nella buccia e, pertanto, le cultivar a buccia sottile (satsuma, clementine ecc.) sono più danneggiate di quelle a buccia spessa, come quelle del gruppo navel che comunque in questo periodo non sono ancora nella fase fenologica suscettibile.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Tipi di trappole

Sul mercato sono disponibili diversi tipi di trappole di buona efficacia: cromotropiche (il giallo attira i ditteri, tra cui la C. capitata, ma anche altri insetti, alcuni dei quali appartengono all’entomofauna utile), alimentari (attivate con sostanze prevalentemente a base azotata, a cui sono sensibili soprattutto le femmine con le uova in maturazione) o parasessuali (il trimedlure attira selettivamente i maschi). Le trappole, in numero minimo di 2 a ettaro, vanno posizionate esternamente alla chioma, a circa 1,80 metri di altezza, con orientamento sud/sud-ovest, in modo da intercettare in maniera efficace le mosche.

Mosca della frutta su agrume

Trattamenti chimici contro la mosca

Per la lotta chimica si potrà adottare il metodo delle esche proteiche attivate con un insetticida ammesso, da distribuire a filari alterni sul lato più soleggiato della chioma (da ripetere dopo eventi piovosi dilavanti) o a trattamenti generalizzati con fosmet (che grazie alla sua citotropicità oltre all’azione adulticida ha una certa attività sulle larvette non ancora infossatesi nel frutto. Si ricorda però che questo prodotto è stato revocato e potrà essere utilizzato in campo per lo smaltimento delle scorte non oltre il primo novembre), etofenprox o un piretroide (questi ultimi hanno solo azione adulticida) o con il neonicotinoide acetamiprid, che per la sua citotropicità ascendente può avere una discreta azione larvicida penetrando nei frutti immaturi.

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Metodi biologici

Un’altra possibilità di lotta alla mosca della frutta, con metodi biologici applicabili su superfici relativamente ampie (almeno qualche ettaro), è fornita dalle trappole per la cattura massale o “attract and kill” (ne esistono in commercio diversi tipi che spesso abbinano all’attrazione alimentare quella cromatica e/o quella parassessuale) e dall’esca attrattiva attivata con spinosad che viene distribuita direttamente sulla vegetazione in piccole quantità ad intervalli regolari di 5-10 giorni.

Questi metodi, eventualmente integrati da trattamenti insetticidi diretti, vanno applicati con criteri preventivi prima che la popolazione della mosca cresca eccessivamente nell’agrumeto.

Mosca mediterranea in azione sugli agrumi precoci - Ultima modifica: 2022-09-22T12:10:07+02:00 da K4

2 Commenti

  1. La ragione è che non serve distribuire l’esca su ogni singola pianta. Ed è meglio alternare la distribuzione nel tempo per evitare di concentrare il prodotto sempre nello stesso sito.

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