Pomodoro, difendersi dall’orobanche con una sola arma

Orobanche ramosa in diversi stadi su piante di pomodoro
La disponibilità di uno specifico prodotto chimico contro l’orobanche è positiva ma per la corretta gestione della problematica fitosanitaria restano comunque valide tutte le misure di carattere preventivo

L’orobanche (Orobanche ramosa) si è diffusa nella maggior parte dei comprensori dove si produce pomodoro da industria, con problematiche non facili da affrontare in fase avanzata di coltivazione e danni che accentuano i forti stress idrici a cui le ondate di caldo estivo espongono le piante.

La pianta infestante

O. ramosa, al pari delle altre specie del suo genere, è priva di un vero apparato radicale, sostituito da “austori” che si fissano alle radici delle piante parassitizzate da cui traggono nutrimento direttamente dal sistema vascolare. Il ciclo vegetativo è annuale e generalmente coincide con quello delle piante ospiti, con emissione degli scapi fiorali (turioni) nel periodo di fioritura delle piante parassitizzate. I semi sono molto piccoli (circa 0,3 mm), numerosissimi (da un minimo di 50.000 fino a 500.000 per pianta) e possono accumularsi rimanendo vitali nel terreno per oltre 10 anni. I semi riconoscono specificamente le sostanze secrete dall’apparato radicale delle piante ospiti e, attivati dagli essudati radicali, germinano emettendo un austorio con cui si impiantano nelle radici dell’ospite, sottraendone la linfa. Il danno alla coltura dipende dalla diffusione dell’infestazione ed è tanto maggiore quanto più precoce è l’attacco.

Articolo pubblicato sulla rubrica L’occhio del Fitopatologo di Terra e Vita

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Un unico erbicida contro l'orobanche

Attualmente l’unico prodotto chimico specificamente registrato e attivo contro la fanerogama del pomodoro è l’erbicida rimsulfuron, della classe delle solfoniluree che ha la capacità di inibire lo sviluppo dei germinelli dell’Orobanche prima che riescano a parassitizzare le radici del pomodoro, senza causare effetti fitotossici di rilievo alle piante in coltura se correttamente dosato.

I prodotti a base di rimsulfuron vanno somministrati in 2-3 interventi tramite distribuzione in manichetta a dosi variabili tra i 30 e i 50 g/ha. La fase fenologica migliore in cui avviare gli interventi erbicidi è la fioritura del primo palco. In questa fase del pomodoro, infatti, è massima la possibilità che i semi di O. ramosa inizino a germogliare, venendo in contatto precocemente con il diserbante, prima di aver iniziato il processo di parassitizzazione del pomodoro. I successivi interventi potranno essere effettuati, a distanza di 10-15 giorni, a seconda del livello di infestazione osservata negli anni precedenti o di quella in corso.

Orobanche ramosa in diversi stadi su piante di pomodoro

Misure preventive

La disponibilità di uno specifico prodotto chimico contro l’orobanche è positiva ma per la corretta gestione della problematica fitosanitaria restano comunque valide tutte le misure di carattere preventivo. Pertanto, la prima valutazione da fare è se impiantare il pomodoro in un terreno che è stato infestato negli anni scorsi o che è nelle vicinanze di campi infestati, eventualmente informandosi presso i servizi fitosanitari o di assistenza tecnica locali. In caso di elevata carica di inoculo o di alto rischio di contaminazione, potrebbe essere saggio evitare la coltura del pomodoro, optando per altre ortive piuttosto che ritrovarsi ad affrontare una forte infestazione di orobanche nei campi in piena vegetazione.

Pomodoro, difendersi dall’orobanche con una sola arma - Ultima modifica: 2024-05-09T17:30:51+02:00 da K4

1 commento

  1. Abbiamo piantato 4 ettari di pomodoro dove 5 anni fa sullo stesso terreno abbiamo avuto problemi di orobanche spero che quest ‘anno sono meno evidenti.Ho notato però che se la pianta e già formata il danno è inferiore

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