Tratta il campo solo dopo che è comparso il ragnetto rosso, mai prima. Esegui il primo trattamento con prodotti diversi da quelli usati l’anno precedente. Per aver migliori risultati, alterna sempre i principi attivi con diverso meccanismo d’azione. Per aumentare l’efficacia, miscela gli ovicidi con sali potassici di acidi grassi o con oli minerali. Non ripetere i trattamenti con gli ovicidi. Rispetta scrupolosamente le indicazioni delle etichette. Quando fai il trattamento, non miscelare mai gli acaricidi con altri agrofarmaci e bagna in modo accurato e uniforme (Il ragnetto è sotto le foglie). Lava accuratamente le attrezzature prima dell’utilizzo su altri appezzamenti. Consulta sempre il tuo tecnico di fiducia, il Consorzio fitosanitario e i bollettini provinciali. Se noti che l’efficacia dei trattamenti diminuisce, avvisa il tuo tecnico, il Servizio fitosanitario e l’Università. Ai tecnici rivenditori chiedi solo i prodotti registrati per gli acari e presenti nel Disciplinare.
Questi i "dieci comandamenti" che gli agricoltori devono rispettare per contrastare lo sviluppo del ragnetto rosso nella coltivazione del pomodoro, "scolpiti nella pietra" a conclusione di tre anni di sperimentazioni del progetto Goi Idra cofinanziato dal Psr della Regione Emilia-Romagna. Per supportare gli agricoltori nella lotta al ragnetto sono disponibili un video, un vademecum cartaceo e brevi messaggi veicolati tramite whatsapp.
Il progetto
Iniziato nel 2019 e ora in conclusione, Idra ha un valore complessivo di 250mila euro, di cui 180mila finanziati dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del Psr. I partner sono stati il Consorzio agrario Terrepadane (ente capofila), l’organizzazione interprofessionale Oi Pomodoro da industria del Nord Italia, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, l’Op Ainpo, il Centro di formazione Tadini e quattro aziende agricole situate nella zona più colpita, a sud della provincia piacentina.
Nel corso dei tre anni sono stati impostati e distribuiti agli agricoltori specifici questionari, realizzate sperimentazioni in campo, effettuati rilievi delle popolazioni di ragnetto, svolti test di efficacia degli agrofarmaci, attività di formazione e divulgazione nei confronti degli agricoltori e di tutti i soggetti della filiera del pomodoro da industria.
A seguito di queste attività, e preso atto che nuovi agrofarmaci non sono disponibili nell'ambito dei disciplinari di produzione integrata, la strategia di maggiore efficacia risulta quella che da un lato punta al contenimento degli attacchi del ragnetto e, dall’altro, ad evitare lo sviluppo di resistenze agli agrofarmaci ora a disposizione che metterebbero a grave rischio la produzione nei prossimi anni.