Filo diretto in Umbria tra stalle e Gdo

L'esperienza di "partnership" dal cuore verde d'Italia è già stata estesa nel Lazio, in Campania e in Calabria, mentre in Sicilia si è al lavoro per replicarla nell'isola

Incontro ad Agriumbria tra allevatori e operatori del gruppo Pac2000A
La Cooperativa tra Allevatori Umbri consolida le sue posizioni di mercato grazie a un accordo strategico con i banchi carne della Conad

Allevatori partner e non semplici fornitori della grande distribuzione organizzata. Un'alleanza strategica in nome della qualità da garantire ai consumatori lungo l'intera filiera dall'allevamento alla vendita. E' l'esperienza nata nel 2016 in Umbria con l'accordo tra il Gruppo Pac2000A, la più grande cooperativa per dimensioni e fatturato del consorzio Conad, con una rete di vendita che si estende su 5 regioni, e la Cooperativa tra Allevatori Umbri, che nel 2021 è arrivata a macellare 2.200 capi bovini, toccando una quota pari dal 12% dell'intero volume regionale e un fatturato di oltre 4 milioni di euro. Una buona pratica, con vantaggi reciprochi, che è stata replicata da Conad nel Lazio, in Campania e in Calabria, in attesa di trovare la quadra anche in Sicilia. "Riteniamo di essere un esempio - sottolinea Giuliano Bececchi, presidente della Allevatori - di come la cooperazione e l'aggregazione siano indispensabili per avvicinarsi, mettendo insieme piccoli e grandi stalle, alla GDO con l'obiettivo di portare sui suoi banchi carni di provenienza locale con un progetto ambizioso di promozione e valorizzazione delle produzioni animali".

DISCIPLINARE PER UNA SOSTENIBITA' A TUTTO CAMPO

Alla base della "piramide" c'è il disciplinare, approvato dal Ministero delle politiche agricole, con regole che riguardano tutta la filiera: la nutrizione, la salute, il benessere animale, l'impatto ambientale, ma anche l'autocontrollo, la tracciabilità, la certificazione fino all'etichettatura. Un monitoraggio congiunto e completo a tutela dei consumatori, grazie ad allevamenti ben inseriti e adeguatamente dimensionati nel contesto rurale regionale, nella maggior parte dei casi autosufficienti in termini di approvvigionamento, con animali selezionati e allevati per almeno sei mesi in Umbria, senza uso degli antibiotici, selezionati tra le migliori razze da carne in purezza o come incrocio. Prevista anche una premialità per coloro che allevano meglio, assicurando una maggiore remunerazione per le mezzene più conformate. Il tutto nell'ottica di una sostenibilità anche economica oltre che etica e sociale.

ALLEANZA TRA LOCALISMO E GRANDE DISTRIBUZIONE

"Non abbiamo mai pensato di fare concorrenza ad altri prodotti come quelli 5R o IGP - spiega Bececchi - ma ad una produzione che può affiancarsi agli stessi completando e ampliando la possibilità di scelta per gli allevatori e per il consumatore: in un caso si sceglie la tipicità di alcune specifiche razze allevate in maniera tradizionale, nel nostro si sceglie un prodotto all'insegna del localismo nel quale sono gli allevatori umbri con la loro maestria a metterci la faccia". Il rapporto di "partner" implica una maggiore responsabilità e anche un rapporto informativo stretto con i macellai Conad, i quali sono a loro volta il terminale di contatto con la clientela. Da qui l'iniziativa che ha visto nel corso dell'ultima edizione di Agriumbria la Cooperativa tra Allevatori Umbria incontrare circa 200 operatori della Pac2000A per confrontarsi sui risultati raggiunti e sulle prospettive della collaborazione, anche alla luce della congiuntura in corso. Un filo diretto, dunque, tra partner, alla pari, in un rapporto di sistema sempre dialettico ma non su posizioni contrapposte, come in altri campi purtroppo spesso avviene tra produttori e grande distribuzione organizzata.

Filo diretto in Umbria tra stalle e Gdo - Ultima modifica: 2022-04-16T17:00:06+02:00 da Gilberto Santucci

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