In attuazione del Piano Nazionale Residui nel 2017, in totale sono stati analizzati 58.128 campioni, prelevati nell’ambito delle attività di Piano e cioè 44.108 campioni, dell’Extrapiano con 8.040 campioni e del Sospetto con 5.980 campioni e di essi solo lo 0,9% è risultato irregolare.
I dati sono riportati nella relazione pubblicata dal ministero della Salute che ha realizzato l’annuale Piano dei controlli in attuazione anche della specifica normativa comunitaria e si riferiscono alla ricerca dei residui delle sostanze farmacologicamente attive e dei contaminanti negli animali vivi, nei loro escrementi e nei liquidi biologici, negli alimenti per animali e nell’acqua di abbeveraggio nonché nei tessuti e negli alimenti di origine animale.
Il piano si realizza al fine di svelare i casi di somministrazione illecita di sostanze vietate, di somministrazione abusiva di sostanze autorizzate a condizioni diverse da quelle autorizzate e di verificare la conformità dei residui di medicinali veterinari con i limiti massimi di residui (Lmr) fissati dalla regolamentazione comunitaria, e delle quantità massime di antiparassitari e di contaminanti ambientali fissate dalla normativa europea e nazionale.
Le categorie animali e i prodotti di origine animale monitorati nel Pnr sono bovini, suini, ovi-caprini, equini, volatili da cortile, conigli, selvaggina allevata, selvaggina cacciata, acquacoltura, latte, uova e miele.
Tre tipi di attività
Sono previsti tre tipi di attività: - Piano - Extrapiano – Sospetto. Il Piano è predisposto dal ministero e dalle Regioni, l’Extrapiano è predisposto in occasione di specifiche esigenze che possono manifestarsi a seguito di particolari situazioni e il Sospetto nei casi in cui ci sia motivo di sospettare la presenza di residui.
I risultati
I campioni del Piano Nazionale che hanno fornito risultati irregolari per la presenza di residui sono stati complessivamente 39, pari allo 0,09 % del totale dei campioni analizzati. Di questi, 2 sono risultati non conformi per la presenza di residui appartenenti alla categoria A e cioè sostanze anabolizzanti e vietate e 37 per la presenza di residui di sostanze della categoria B e cioè sostanze antibatteriche, comprese sulfamidici e chinolonici.
Le non conformità rilevate nell’Extrapiano sono da attribuirsi prevalentemente alle sostanze appartenenti alla categoria B1 e cioè sostanze antibatteriche, comprese sulfamidici e chinolonici con 14 campioni non conformi.
In attuazione del campionamento su sospetto, sono stati riscontrati 51 campioni non conformi, pari a 0.9 % del totale dei campioni analizzati, tutti per le sostanze del gruppo B.