- Risarcimento agli allevatori,
- vaccino per i capi fino a tre anni,
- nuove tecniche diagnostiche,
- verifiche sull’attuazione del piano regionale con le Commissioni Sanità e Agricoltura.
La seduta straordinaria e monotematica del Consiglio regionale sul Piano di eradicazione della brucellosi bovina e bufalina in Campania, richiesto dalla minoranza, ha confermato la linea di ferro adottata dall’esecutivo regionale.
Solidali, ma determinati
Il governatore Vincenzo De Luca ha rassicurato i presenti sulla determinazione a voler salvare il settore trainante del sistema agroalimentare della Campania, assicurando la massima vicinanza agli allevatori.
L’emergenza brucellosi bufalina ha colpito l’economia della provincia di Caserta ed ha creato una vera mattanza di bufale, che ha visto l’abbattimento di 140 mila capi.
Il piano regionale di eradicazione messo in campo per debellare la patologia viene contestato alla luce dei dati registrati dagli allevatori, che invece denunciano che il 99% delle bufale abbattute non era infetta. Intanto centinaia di aziende hanno chiuso, seimila posti di lavoro sono andati persi, e solo l’1% delle bufale è stato vaccinato.
Le misure
Il lungo confronto consumato nella sede del consiglio regionale, si è concluso con l’approvazione di una strategia votata all’unanimità da tutti i consiglieri regionali in 4 punti:
- Previsione di misure di risarcimento, anche con il sostegno del Governo centrale, per il mancato reddito degli operatori conseguente all’abbattimento dei capi;
- Previsione di un programma di ricerca per la sperimentazione di nuove tecniche diagnostiche e di un eventuale nuovo vaccino;
- Richiesta alle autorità sanitarie nazionali (per ora negata) di autorizzazione all’utilizzo del vaccino per i capi fino a 3 anni;
- Previsione di una verifica dell’attuazione del Piano di eradicazione della brucellosi e della tubercolosi presso le commissioni consiliari congiunte Agricoltura e Sanità.
Strutture all’avvanguardia
Il consiglio monotematico sull’argomento è stato chiesto principalmente dalle file della minoranza, ma ha trovato l’unanimità di voto nell’indirizzo politico adottato. L’esecutivo regionale sta lavorando sulla «progettualità del futuro che riguarda una rete di strutture zootecniche all’avanguardia per il migliore smaltimento dei reflui del settore, un terreno sul quale faremo grandi passi in avanti» ha spiegato l’assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola.
Il Presidente De Luca ha confermato infatti l’apertura di un dialogo sulla questione con i Ministri Schillaci e Lollobrigida, “per continuare in sinergia col Governo la nostra azione, così come è avvenuto in passato con i precedenti Governi” ha spiegato.
Tutelare la Salute e l’Ambiente
«Siamo i più interessati ad un’operazione trasparenza, per questo invito il commissario straordinario Luigi Cortellessa a trasmettere i dati ai Nas e alla Procura della Repubblica e a promuovere un’indagine per capire se ci sono stati trasmissioni di brucella agli esseri umani».
«I nostri obiettivi sono salvare la zootecnia campane, tutelare la salute dei cittadini, ma anche tutelare l’ambiente dallo smaltimento dei reflui di questo settore che sono tra i principali fattori inquinanti».
Vaccinazioni solo per i capi giovani
Per quanto riguarda la vaccinazione generalizzata delle bufale, il Governatore rivela che «avrebbe portato dei residui nel latte delle bufale che avrebbero determinato il calo del prezzo del latte stesso, per questo ci siamo orientati sulla vaccinazione dei capi giovani da 0 a 9 mesi con l’obiettivo di arrivare a vaccinarli entro la metà del 2023, ma ci vorrà tempo per raggiungere l’obiettivo della totale eradicazione». De Luca ha sottolineato la necessità di investire sulla qualità degli allevamenti, magari con risorse Pnrr e aprire bandi sulla modernizzazione delle realtà produttive.