Poco, ma meglio di niente. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di ridurre di 25 punti base (lo 0,25%), il tasso d'interesse sui depositi presso la banca centrale, cioè il tasso mediante il quale orienta la politica monetaria. Per le aziende agricole significa tassi d'interesse più bassi per mutui e prestiti destinati a investimenti o alla copertura delle spese di conduzione. Oggi i prestiti destinati al settore primario hanno tassi fissi che si aggirano tra il 6 e il 7% per gli ipotecari che salgono al 10 - 12% per i chirografari.
E anche se gli analisti prevedono un altro taglio dello 0,25% del costo del denaro entro la fine del 2024, questo potrebbe essere il momento giusto per acquistare terreni, realizzare impianti fotovoltaici nell'ambito del fabbisogno aziendale, ristrutturazioni e adeguamenti di impianti produttivi, programmi di investimento relativi a nuovi insediamenti, strutture agrituristiche, acquisto di macchine attrezzature agricole e bestiame, rinnovare o ristruttureare vigneti e frutteti, ecc.