Le piogge sono arrivate ma si parla di danni al grano consolidati per la siccità primaverile in Europa. Speranza che le quotazioni si riprendano?
La vera entità dei danni occorsi al grano seminato in Europa (ed Italia) Centro-Ovest si saprà solo alla trebbiatura. Ad oggi si ipotizzano problemi per spighe “incomplete” e, ove si sono verificate elevate temperature ad aprile (penisola Iberica) per il rischio di avere una granella “leggera”. Come da sempre negli ultimi anni, i prezzi saranno altamente correlati sia alla qualità merceologica (peso e vitrei) che alla qualità “molitoria” (proteina, tenacità del glutine, salubrità), tutti parametri importanti per l’industria ma che ancora da confermare da qui alla trebbiatura. La ripresa delle quotazioni sarebbe più che auspicabile per il profitto della filiera cerealicola, e tra gli operatori si percepisce una maggiore rigidità nel quotare e soprattutto nel quotare la “qualità” sia per i grani teneri che per i grani duri. Soprattutto per questi ultimi un raccolto con buone specifiche consentirebbe anche di risolvere (in casa) il problema non di poco conto (economico) del basso tenero proteico della granella. Un rischio è il cambio euro/dollaro; un super-euro favorirebbe l’ingresso di cereali extra-Ue e penalizzerebbe l’export Europeo.. per un mercato molto simile all’attuale.