La siccità sta "asciugando" ampie aree del nostro Paese e “l’emergenza idrica” sta diventando notizia all’ordine del giorno. Per contrastare questo fenomeno servono interventi mirati. L’Anbi (Associazione dei Consorzi di bonifica), insieme a struttura missione #ItaliaSicura, lancia una proposta di soluzione: il Piano nazionale degli invasi per il recupero della risorsa idrica.
«Sono 218 i progetti, individuati in 17 regioni, già cantierabili». A presentare i dati, Erasmo D'Angelis, coordinatore #ItaliaSicura e Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi, durante una conferenza stampa avvenuta oggi a Roma nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Piano prevede 2mila piccoli e medi invasi in tutto il territorio nazionale, un programma per 20 mld di eruo di investimenti in 20 anni, per un investimento totale di oltre 3 mld di euro. Dagli interventi è emerso quanto sia necessario contenere l’acqua quando c’è e distribuirla per i diversi usi in caso di necessità, in particolare in agricoltura. Più dell’85% dell’agroalimentare italiano, infatti, dipende dall’irrigazione.
«La siccità - ha concluso D’Angelis - si combatte con infrastrutture adeguate in grado di conservare una parte dell’abbondanza di piogge che cadono sulla nostra penisola: 306 miliardi di metri cubi in media l'anno, il record europeo, di cui utilizziamo solo l’11% ».