Un miliardo di euro di danni tra produzione dimezzata, grave crisi dell'indotto e drastica riduzione delle giornate lavorative.
L'olivicoltura italiana è in ginocchio dopo le gelate del mese di febbraio che hanno colpito tutto il territorio nazionale. Le stime dei danni sono di Cno (Consorzio Nazionale degli Olivicoltori), Unasco e Unapol, che in queste settimane hanno analizzato gli effetti nefasti provocati dall'ondata di freddo anomalo che si è abbattuta sull'Italia.
Pochi i territori immuni: alberi seriamente danneggiati, cascola delle gemme, defogliazione, raccolti futuri compromessi si registrano in gran parte degli uliveti italiani dalla Liguria alla Calabria, passando per Toscana, Lazio e Campania.
Particolarmente colpito è il cuore dell'olivicoltura nazionale, la Puglia, nella zona compresa tra le province di Bari e Bat, che vedrà una riduzione superiore al 50% della produzione olearia nella prossima campagna.
Cno, Unasco e Unapol chiedono l'attivazione di tutte le misure possibili a sostegno degli olivicoltori colpiti.