«Le piogge di luglio non devono farci dimenticare il problema siccità. Ci siamo lasciati alle spalle un anno disastroso che ha visto un calo delle piogge fino al 90% e un eccesso di caldo, ma anche gelate primaverili, grandinate, forti venti e alluvioni. Il cambiamento climatico è ormai una realtà e lo tocchiamo con mano e dobbiamo trovare il modo di limitare i rischi che ne conseguono» ha detto Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi, in apertura dell'assemblea nazionale dell'Associazione, che si è tenuto ieri a Roma.
«Col piano degli invasi che abbiamo già presentato qualche giorno fa non diciamo niente di nuovo ma ribadiamo che la sua attuazione sia ormai inderogabile – ha continuato Vincenzi -. Dobbiamo voltare pagina; serve una “politica del fare” e non di attesa»
Il problema, secondo l’Anbi, non sembra essere quello della risorse ma delle priorità da mettere in opera in funzione di scelte avvedute. L’Anbi e i Consorzi di Bonifica, in questo senso, mettono a disposizione professionalità e progettualità per l’irrigazione e la tutela del territorio
«Basta agire in emergenza – ha ribadito Vincenzi -, ma dobbiamo lavorare soprattutto sulla prevenzione. Non possiamo vivere in un Paese ricco per natura di acqua, acqua che però non può essere utilizzata quando serve perché non riusciamo a bloccarla e incanalarla».
«Fra energia e pomodoro, come Consorzi di bonifica, dobbiamo scegliere il pomodoro – afferma Vincenzi -. Se vogliamo garantire la qualità dei nostro export agroalimentare non possiamo fare a meno dell’acqua. Bisogna anche smettere di dire che l’agricoltura consuma acqua, e dobbiamo affermare con forza che l’agricoltura ha bisogno di acqua per produrre qualità e, di conseguenza, reddito».
Seguirà su Terra e Vita servizio completo sull’Assemblea Nazionale Anbi 2017