Il sorpasso di Bruxelles: un regolamento rottamerà tutto il lavoro sul Pan?
Sono sostanziali le novità del nuovo Pan, Piano d'azione sugli usi sostenibili degli agrofarmaci (clicca per approfondire) che tuttavia è in incubazione da oltre 3 anni, rischiando così di nascere già obsoleto. In questo lasso di tempo sono state infatti emanate importanti disposizioni europee che incidono direttamente sull’uso sostenibile dei pesticidi.
Anteprima di Terra e Vita 7/2022
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Molto rumore per nulla quindi?
A dicembre 2019 è stato pubblicato il New Green Deal, documento programmatico con cui l’Ue vuole raggiungere la neutralità delle emissioni inquinanti entro il 2050. In questo contesto, la strategia Farm to Fork (maggio 2020) prevede, entro il 2030, la riduzione dell’uso sul territorio europeo del 50% dei prodotti fitosanitari, del 20% dei fertilizzanti e l’aumento del 25% dei terreni bio.
Inoltre il “Biodiversity 2030” prevede l’aumento del 30% delle aree rurali e marine protette e di trasformare il 10% delle superfici agricole in aree ad alta biodiversità.
Infine, è stata avviata la revisione della Dir. 2009/128 per introdurre correttivi e renderla più chiaramente collegata ad altre normative europee che riguardano i prodotti fitosanitari e la gestione fitosanitaria.
Nathalie Chaze, al vertice del settore sostenibilità nella Dg Salute e Sicurezza alimentare della Commissione europea, ha chiesto di accellerare si questo piano di revisione e l'adozione potrebbe essere prevista per il 23 marzo 2022, secondo l'ultimo programma di lavoro della Commissione.
Si tratterà, nell'ottica dell'esecutivo comunitario, dello strumento operativo che consentirà di realizzare alcuni degli obiettivi più ambiziosi della strategia Farm To Fork, in particolare facendo riferimento all'annunciato dimezzamento dell'utilizzo degli agrofarmaci.
La fretta della Commissione
E non è scontato che la nuova norma europea sia una direttiva (che dà 4 anni di tempo agli Stati membri per essere recepita) ma potrebbe essere un regolamento che va applicato immediatamente e testualmente.
Quest’ultima evenienza potrebbe rottamare sul nascere il nuovo Pan italiano il cui testo, “licenziato” dal Comitato tecnico, deve ancora essere condiviso dai tre Ministeri (Mipaaf, Min. Ambiente, Min. Salute) ed acquisire il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni, per essere finalmente adottato con decreto ministeriale.