Fermare l’avanzata della Xylella, ora che è arrivata a lambire i confini dell’areale più produttivo dell’olivicoltura nazionale, quello della provincia di Bari. Fermarla prima che arrivi un altro deferimento da Bruxelles per non avere attuato il piano di contenimento. Stoppare il batterio prima che superi i confini regionali, aprendo il presupposto per possibili ricorsi e azioni di rivalsa. Una triplice esigenza che ha spinto Michele Emiliano ad invitare il neo ministro Gian Marco Centinaio a toccare con mano l’emergenza che sta devastando gli olivi salentini.
Tutelare produttori e vivaisti
E così Governatore e Ministro hanno speso l’intera giornata del 19 luglio in pieno campo, per superare la cortina di fumo delle fake news negazioniste che hanno intasato siti e pagine social anti-scientiste. Prima nell’uliveto a Cannole (Le) dove si sta testando da tre anni l’efficacia di un formulato antibatterico applicato per endoterapia secondo il metodo messo a punto da Marco Scortichini del Crea. E poi nel campo catalogo innesti messo a punto a Presicce (Le) da Cnr e Giovanni Melcarne (azienda Forestaforte) per individuare nuove cultivar resistenti. «Quella di un decreto specifico – ha affermato il ministro nel corso dei sopralluoghi –, così come richiesto dalla Regione Puglia, è una delle ipotesi che stiamo vagliando per tutelare gli agricoltori colpiti». «La prima cosa da fare - ha proseguito - è la tutela di chi lavora questi terreni, di chi vuole produrre, e anche di tutti quei produttori che sono oltre la zona cuscinetto. Compresi quei vivaisti che in questo momento non possono esportare a causa dei timori della diffusione del batterio killer».
Sinergie tra chimica e innesti
«Ci sono due livelli della battaglia – ha commentato Emiliano - evitare che l’infezione si estenda ad altre zone, e per quello non c’è altro rimedio che il taglio degli alberi infetti nella zona cuscinetto come impone l’Unione europea. E poi c’è la battaglia per restituire un futuro all’olivicoltura pugliese che è stata colpita duramente». Per questo Emiliano pensa che un decreto ministeriale possa essere la strada più efficace per dribblare la giungla dei ricorsi al Tar dopo ogni ordinanza di estirpazione e per assicurare rimborsi adeguati ai produttori colpiti». Il governatore ha poi concluso con un pensiero riguardo alle contromisure attualmente al vaglio della ricerca anche grazie a specifici fondi regionali. «Le due strade della lotta chimica per endoterapia e degli innesti non sono in contrasto e possono essere sinergiche per dare un futuro alle aree infette».
per vedere il filmato della visita al campo catalogo delle varietà resistenti
Lotta al vettore anche negli oliveti bio
Nel frattempo si è sbloccata la questione della mancanza di prodotti per il bio registrati per la lotta al vettore di xylella, ovvero a Philaenus spumarius:
«Alcuni portatori di interesse hanno inviato richieste di deroga per situazioni di emergenza fitosanitaria, con le quali è stata segnalata la necessità di poter disporre di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva olio essenziale di arancio dolce per l’utilizzo su melo e pero contro ticchiolatura e su olivo contro Philaenus spumarius - afferma il Ministero della Salute -. Pertanto, sentita la Sezione consultiva per i Fitosanitari di cui al dm del 30 marzo 2016, relativamente alla procedura di valutazione delle richieste per usi di emergenza ai sensi dell’art. 53, paragrafo 1, del reg. Ce 1107/2009, si è provveduto ad emanare il decreto dirigenziale del 28 giugno 2018 di estensione di impiego del prodotto fitosanitario Prev-Am Plus (insetticida/fungicida a base di olii essenziali di arancio dolce) alla colture richieste, in deroga e per un tempo massimo di 120 giorni a partire dalla data del citato decreto».
Clicca qui per leggere il decreto